TARANTO - Sono state raddoppiate da quattro ad otto le ore di sciopero presso lo stabilimento Cementir di Taranto, nei tre turni di lavoro, per decisione degli stessi 72 dipendenti riuniti in assemblea, per protestare contro "l'interpretazione unilaterale data dall'azienda ai contratti di solidarietà di recente sottoscritti con i sindacati di categoria, presso Confindustria territoriale".
La Direzione, secondo quanto denunciano Feneal, Filca, Fillea territoriali, "oltre a mettere in discussione l'istituto dei 'rol', ovvero i permessi retribuiti previsti dal contratto collettivo e, addirittura, quello delle ferie maturate nel 2015 e maturande nel 2016, da almeno una settimana priva i dipendenti dell'acqua in bottigliette, puntando a farli dissetare con l'acqua di rubinetto che però risulta, nei fatti, poco igienica e scarsamente potabile".
Lo scorso venerdì, i segretari generali Antonio Guida (Feneal Uil), Vito Lincesso (Filca Cisl), Antonio Stasi (Fillea Cgil) avevano sollecitato ulteriormente l'azienda "affinché rendesse esigibili i contenuti dell'accordo sulla solidarietà sottoscritto tra le parti ma ne hanno registrato - spiegano i sindacati - la netta chiusura e, comunque, nessuna risposta degna di nota. Da qui il presidio odierno ai cancelli, a conferma di uno stato di agitazione che coinvolge tutte le maestranze, compresi gli impiegati, che proseguirà nei prossimi giorni fino a quando l'azienda non dichiarerà di accettare le condizioni concordate".
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