(Da Sole 24 ore)
"... la relazione dell’Ispra che insieme all’Arpa Puglia ha condotto nel siderurgico di Taranto tutte le ispezioni dice che le prescrizioni «inseribili nel quadro degli interventi da attuare entro il 31 luglio 2015» sono 52 sulle 93 totali dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) e che «il rispetto del termine ultimo di adeguamento» è «fissato al mese di agosto 2016».
Nello specifico, poi, l’Ispra non fornisce un giudizio d’insieme, ma esamina ciascuna delle prescrizioni finite sotto la lente. Per diverse c’è un giudizio positivo. È il caso, per esempio, dell’avvenuta presentazione dei progetti per la copertura dei parchi minerali e fossile. Ok anche, dice l’Ispra, per le prime misure per il risanamento della qualità dell’aria nel rione Tamburi, attraverso il contenimento delle polveri e del benzoapirene, e la riduzione del 30% della giacenza media annua dei cumuli delle materie prime nei parchi all’aperto rispetto al 2011....
MA LA RIDUZIONE E' DOVUTA PRINCIPALMENTE AL CALO DI PRODUZIONE
Risultano poi ottemperate la prescrizioni per il parco nord coke (l’area non è più usata) e per le benne ecologiche: ne sono state installate 15 per evitare che lo scarico delle materie prime dalle navi abbia conseguenze sull’inquinamento del mare. Sul loro utilizzo, però, l’Ispra dice che sarà chiesta all’Ilva «la definizione di una più stringente procedura di garanzia». Bene anche il funzionamento delle 10 macchine nebulizzatrici «per la riduzione delle particelle di polveri sospese», la condensazione dei vapori della loppa dell’altoforno 4, l’inattività dell’altoforno 3 e lo stop, nei termini previsti, dell’altoforno 5 da sottoporre a rifacimento. Invece per l’altoforno 1, riattivato lo scorso agosto, l’Ispra «riscontra la mancata consegna dei contratti, ed eventuali varianti, dei lavori commissionati necessari a definire la totalità dei lavori effettuati e la relativa conformità-adeguatezza».
«Non risulta attuata», aggiunge l’Ispra, la prescrizione relativa al montaggio, ancora incompleto, delle cappe mobili nell’area gestione rottami ferrosi. Stesso rilievo per la copertura dei nastri trasportatori. Per l’Ilva è stata raggiunta una percentuale di chiusura pari a 32,6 chilometri, il 55,2% della lunghezza totale (circa 59 km), ma l’Ispra ribatte che «l’intervento di chiusura dei nastri risulta completato per una percentuale inferiore». Restano da affrontare i progetti più complessi come la copertura dei parchi primari e il rifacimento dell’altoforno 5, per i quali decisive potranno risultare le nuove risorse che affluiranno all’Ilva con la legge di stabilità.