giovedì 10 settembre 2020

FORMAZIONE OPERAIA - RIPRENDIAMO ENGELS: "LA CONDIZIONE DELLA CLASSE OPERAIA IN INGHILTERRA"

Per riprendere il filo iniziato il 6 febbraio e sospeso il 19 marzo, riprendiamo i passaggi più importanti segnalati in quelle FO precedenti. 

Dal prossimo giovedì pubblicheremo un testo/guida alla lettura del libro "La condizione della classe operaia in Inghilterra"







Il comunismo, il socialismo scientifico è partito e si basa sulla classe operaia, la sua condizione materiale e ideale, il suo ruolo nella società.
Marx ed Engels sono partiti dalla classe operaia e hanno fondato su di essa la scienza rivoluzionaria del proletariato, il materialismo storico dialettico.
Oggi è a questo compito storico che deve essere finalizzato il lavoro teorico, ideologico, politico e pratico che abbia l'ambizione di rovesciare lo stato di cose esistente.

In quest'anno, che è il 200° anniversario della nascita di Engels, è al libro di Engels, fondamentale per Marx nel lavoro su "Il capitale", che dobbiamo tornare: "LA CONDIZIONE DELLA CLASSE OPERAIA IN INGHILTERRA".
La situazione operaia attuale, via via sempre peggiorata, fino all'introduzione di moderni metodi schiavisti, è quella che più ricorda la mirabile opera di inchiesta scientifica che espone questo libro. E' un "ritorno al futuro" nel senso classico della parola.
La situazione della classe operaia in tutte le sue forme e articolazioni, non solo della classe operaia industriale, è il 'brodo di coltura' del necessario e inevitabile partito della rivoluzione anche oggi.

Questo libro mostra cosa è un'inchiesta sulla condizione degli operai: è stare dalla parte degli operai! Conoscere realmente la loro vita, le loro lotte, trasformarsi ed esserne trasformati.
Engels dedicò questo lavoro agli operai come riconoscimento degli operai quali "membri della grande famiglia universale dell'umanità". Ogni avanzamento della classe operaia nella lotta per una società senza sfruttamento, senza il potere dei padroni, di chi ha tutta la ricchezza, è un avanzamento di tutta l'umanità. Viceversa ogni arretramento, è una sconfitta per tutti.
E' questa consapevolezza e orgoglio di classe che attraversa il testo di Engels.
Questa consapevolezza, fiducia vogliamo trasmettere con questa Formazione operaia, agli operai, perchè sono e si sentano protagonisti di una grande impresa storica, e a tutti coloro che vogliono un mondo nuovo.
Dalla Prefazione di Engels del 1845
“...La situazione della classe operaia è il terreno reale e il punto di partenza di tutti i movimenti sociali del nostro tempo, poiché è la punta più alta e più evidente della nostra attuale miseria sociale...”.
“...la conoscenza delle condizioni del proletariato è una necessità imprescindibile da un lato per dare solide fondamento alle teorie socialiste, dall’altro per giudicare la loro legittimità per porre fine a tutte le frenesie romantiche e a tutte le fantasticherie pro e contro...”.
Queste affermazioni di Engels sono centrali e discriminanti anche oggi, sia per la consapevolezza da parte degli operai della centralità della propria classe nel determinare nel bene e nel male i movimenti sociali, sia per valutare le teorie comuniste, se esse poggiano su analisi concrete della condizione concreta della classe operaia o, appunto, sulle proprie "fantasticherie".
Oggi, tale consapevolezza è importante in quanto noi fronteggiamo una situazione in cui la classe
operaia, anche nella sua avanguardia più combattiva, non ha effettiva coscienza di sé, e quindi non comprende il rapporto che c’è tra la propria condizione e la propria miseria sociale e il sistema sociale capitalista/imperialista.
Priva di questa coscienza elementare non è in grado di comprendere la natura dei movimenti sociali nel nostro paese, della base sociale di essi e del loro rapporto con la propria condizione di vita e di lavoro.
E’ questo dato che bisogna modificare. E’ questo dato che gli operai e le loro avanguardie devono comprendere in termini scientifici, perchè intraprendano il proprio movimento autonomo, di lotta, di opposizione e di liberazione.

“...la conoscenza delle condizioni del proletariato è una necessità imprescindibile..."
Ma è esattamente questo ciò che non fanno varie correnti e organizzazioni che pur si rifanno al socialismo e al comunismo, ed è la causa e la ragione di fondo della loro attuale sparizione dalle file stesse della classe operaia e del proletariato. La crisi dei comunisti sta essenzialmente in questo.
Quindi, questo libro ci aiuta ad intervenire sulle due “crisi”. La crisi degli operai e della sue avanguardie, prive di coscienza e autocoscienza di sé, avviluppate nelle fantasticherie e nelle vesti che esse assumono; la crisi dei comunisti.
Trattare dall’alto la crisi dei comunisti e dal basso la crisi degli operai richiede un movimento inverso: da un alto riportare i comunisti ad interessarsi nel dettaglio della condizione operaia e proletaria con il duro lavoro di inchiesta e di militanza dentro e fuori i cancelli delle fabbriche, liberandosi della “scimmia addosso” dell’opportunismo personale e di ceto.
Dall’altro lottare e pretendere che gli operai si elevino dall’apparenza delle cose e non facciano leggere la propria condizione dalle fumisterie della piccola borghesia e dei suoi ceti politici improvvisati che usano i lavoratori ai soli fini della loro “carriera” sociale e politica.

Chiaramente nel fare questo lavoro non basta un atto di volontà. Bisogna saper scegliere il terreno su cui esercitare questo cammino inverso, dentro la modifica degli apparati industriali, delle fabbriche.
In questo, il metodo seguito da Engels corrisponde pienamente all’obiettivo.
Scrive Engels: “... Durante ventun mesi ebbi agio di conoscere da vicino, attraverso l'osservazione e i rapporti personali, il proletariato inglese, le sue aspirazioni, le sue sofferenze e le sue gioie, e nello stesso tempo di completare le mie osservazioni ricorrendo alle necessarie fonti autentiche...”.
Questo è il senso della trasformazione ideologica necessaria ai comunisti, del loro stile di lavoro e di vita, per fregiarsi dell’onore e onere di chiamarsi tali.

Perchè nonostante il gran parlare che si fa di “lotta proletaria”, vale ciò che scrive Engels:
“...Le reali condizioni di vita del proletariato sono così poco conosciute tra noi che anche le bene intenzionate Unioni per l’elevamento delle classi lavoratrici (diremmo le odierne organizzazioni di sinistra e anche di estrema sinistra nel nostro paese – ndr) prendono sempre le mosse dalla più ridicole e assurde opinioni sulla situazione degli operai…”.

Il libro di Engels "La situazione della classe operaia in Inghilterra" serve a riportare con i piedi per terra, ritrovare il "terreno reale e il punto di partenza".

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