Un blocco riuscito, che prosegue la protesta di ieri, quando gli operai, molti cassintegrati, hanno bloccato la via Appia durante la riunione del Consiglio di fabbrica. La lotta è per dire basta al massiccio
ricorso alla cassa integrazione, tra l'altro Covid che vuol dire con una indennità di neanche il 60%, e anche in reparti in cui pochi giorni fa AM faceva fare straordinario - con operai considerati "usa e getta", sfruttati al lavoro quando AM ha bisogno di produrre e vendere, mandati a casa quando il mercato non tira; basta con le continue minacce di esuberi; basta con i rischi per la sicurezza e i ricatti e incertezze sul futuro.
Il blocco ai varchi est e ovest e della portineria C è stato totale, tanto da costringere a chiudere i cancelli del varco di entrata e uscita.
La lotta ha pagato. In tarda mattinata il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha convocato al Mise per le 17 di domani i sindacati per fare il punto sulla vertenza ex Ilva, rispondendo in tal modo alle richieste di Fim, Fiom, Uilm e Usb che sollecitavano un incontro.
Ma a questo punto si è verificato alla portineria C un acceso dibattito e contrasto tra operai che volevano comunque continuare la lotta e i blocchi sia oggi che domani e mantenere i presidi, sciopero previsti, e sindacalisti che invece, in nome di questa convocazione al Mise, hanno rimosso il presidio davanti alla portineria C e ai varchi est e ovest, così come hanno sospeso sciopero e manifestazione a Roma previsti per giovedì, rinviando una eventuale ripresa della mobilitazione all’esito del vertice di domani con Patuanelli, e parlando solo - da dichiarazioni di Talò Uilm - di una probabile assemblea giovedì mattina alla direzione ex Ilva.
Come!? La lotta di ieri e di stamattina, più seria, i blocchi che finalmente e giustamente hanno elevato il livello della protesta - nei mesi scorsi fatta di inutili e impotenti presidi interni sotto la direzione di AM o sotto la Prefettura - hanno costretto il Ministro a convocare subito il Tavolo a Roma - dopo che dal 9 giugno alle promesse di incontri non era seguito nulla - a dimostrazione che solo la lotta paga, e i sindacalisti invece accettano subito il "ricatto" del governo che dice: vi convochiamo ma voi sospendete i blocchi?!
Proprio perchè la lotta ha costretto il governo a fare un piccolo passo, è la lotta che deve continuare!
Altrimenti l'esito dell'incontro a Roma è noto: dichiarazione di impegni, di soluzioni future da parte di Patuanelli (come già ha fatto a giugno) ma nessuna reale risposta ai gravi problemi dei lavoratori.
Nello stesso tempo si va a Roma per dire cosa? Per pretendere quali risultati? Su questo non ci possono più esser discorsi generici o di scelta di quale padrone è meglio per gli operai.
Si deve imporre la piattaforma operaia che centinaia di operai, anche oggi alla portineria D, stanno firmando.
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