domenica 20 settembre 2020

AM - E non se ne vogliono andare... Allora che si lotti!

AD Morselli nel nuovo Tavolo in Prefettura dell'altro giorno ha ribadito che loro "vogliono restare" e resteranno...

Alle loro condizioni capestro e ricattatorie! Che sono accettate sempre più dal governo, come comitato d'affari dell'insieme della classe capitalista italiana, che preme da tempo perchè l'Italia si collochi bene nella guerra mondiale dell'acciaio.

MA A QUESTO PUNTO "hic rhodus hic salta"!

Se è con questo padrone che dobbiamo lottare, che si lotti!! Ma realmente.

Pretendere con una serie e continua mobilitazione fino a risultati che si ottengano reali risultati per la difesa delle condizioni di lavoro e di vita degli operai e delle masse popolari dei quartieri.

Per questo anche la prossima ettimana continueremo a raccogliere le firme sulla piattaforma operaia che riportiamo sotto e che si può richiedere a: slaicobasta@gmail.com o via WA 3355442610

Sono invece totalmente inutili e dannosi gli appelli, i lamenti senza lotta seria, dei sindacati confederali e Usb, o le impotenti richieste al governo di mandare via Mittal e riprendersi la fabbrica: “Da mesi chiediamo al ministero dello sviluppo economico un incontro senza avere alcun riscontro. La totale assenza di risposte da parte del Governo stanno contribuendo pesantemente ad alimentare un clima di esasperazione, per certi versi peggiore del 2012. La situazione è oramai esplosiva e non più gestibile... Arcelor Mittal ha fatto quello che ha voluto, con il silenzio assenso di un Governo che è incapace o, peggio ancora, complice“.

Ma allora che aspettano?!

Se la situazione è davvero "esplosiva e non più gestibile", allora i sindacati in fabbrica stanno solo frenando la volontà degli operai; altrimenti stanno usando la solita tattica recente: "furia francese (a parole) e ritirata spagnola (nei fatti).

Nessun commento:

Posta un commento