sabato 26 settembre 2020

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ArcelorMittal accoglie prime richieste dei sindacati
Aumenteranno i lavoratori in fabbrica, così come sulle manutenzioni, maggiore rotazione del personale in cig e ripartenza impanti area a freddo e produzione acciaeria
pubblicato il 25 Settembre 2020, 19:36

Dopo la riunione di ieri presso il MiSE a Roma, tra le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici di Tarato Fim, Fiom e Uilm, e i vertici di ArcelorMittal Italia, con la presenza dell’ad Lucia Morselli, si sono svolti quest’oggi i primi incontri specifici su alcune aree dello stabilimento di Taranto, che proseguiranno la prossima settimana con focus e approfondimenti su altre aree.

“L’azienda preso atto delle rivendicazioni sindacali ha comunicato le modifche organizzative sia dal punto di vista della rotazione che dell’aumento del personale di manutenzione – si legge nel comunicato congiunto dei sindacati - Pertanto, a partire da lunedì 28 il numero dei lavoratori presenti in fabbrica passerà da un totale di 3680 a 3910“.

In merito ai futuri assetti produttivi l’azienda ha comunicato ai coordinatori di fabbrica di Fim, Fiom, Uilm e Usb “la ripartenza di alcuni impianti dell’area a freddo e l’aumento produttivo dell’area acciaieria“.

Infatti, il 12 ottobre è prevista la ripartenza del reparto PLA/2, mentre per il reparto LAF ci saranno degli aggiornamenti su possibili ripartenze.

Inoltre, “l’azienda ha dato attuazione, in base alle richieste sindacali, ad effettuare ed aumentare una rotazione del personale tra impianti similari di AFO – ACC – TNA. Restano in sospeso alcune postazioni che dovranno essere discusse nei prossimi giorni” informano i sindacati.

“In area Manutenzioni Centrali, al momento, vi è stato un incremento di 53 lavoratori e la prossima settimana ci sarà un ulteriore focus su reparti non coinvolti dall’aumento del personale” comunicano Fim, Fiom e Uilm.

“È del tutto evidente, – concludono -che quanto discusso in data odierna con Arcelor Mittal non ha nulla a che vedere con la trattiva in corso presso il MISE, ma ha affrontato e discusso questioni di carattere organizzativo, gestionale e di sicurezza con cui concretamente diamo riscontri oggettivi alle esigenze dei lavoratori”.

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