(Da Corriere di Taranto) - “L’incontro si è concluso con l’accoglimento da parte dei partecipanti della proposta di creare una Cabina di regia per meglio gestire i pagamenti di ArcelorMittal verso le imprese dell’indotto, in modo da ripristinare
“la normale” funzionalità nei rapporti tra committente e fornitori.
Allo tempo, la Cabina di regia avrà anche il compito di guidare le
imprese dell’indotto nella transizione dell’azienda siderurgica fino a novembre 2020.
Il primo incontro si terrà già venerdì della prossima settimana”. Così
il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega alla
programmazione economica e agli investimenti, Sen. Mario Turco, che oggi ha coordinato i lavori del tavolo convocato a Palazzo Chigi, insieme alla Sottosegretaria allo Sviluppo Economico, Alessandra Todde,
per dirimere la questione dei crediti scaduti delle imprese
dell’appalto. Al tavolo ha partecipato la governance di Am, tra cui l’ad
di ArcelorMittal, Lucia Morselli, e in video conferenza Prefettura, Camera di Commercio di Taranto, Confindustria Taranto e Confapi Taranto.
“Ad ArcelorMittal ho chiesto in premessa il rispetto della responsabilità economica e sociale che ha nei confronti delle imprese, della città
di Taranto e di quanti sono direttamente o indirettamente coinvolti
nella produzione – dice il Sottosegretario -. Siamo tutti consapevoli
che la prospettiva industriale dell’azienda non sia ancora chiara e
definita, e che ci siano ancora molti aspetti da definire, ma il tavolo
di oggi aveva un obiettivo chiaro: verificare se ci sono le condizioni per ripristinare il rispetto degli impegni assunti, nelle modalità e nei tempi stabiliti”.
“Nel corso dell’attuale gestione purtroppo – aggiunge l’esponente di Governo – già più volte è accaduto che le imprese dell’indotto abbiano rivendicato ritardi nei pagamenti. Questo ha prodotto ripercussioni negative a cascata nei rapporti con i lavoratori, fornitori secondari, banche e nei rapporti fiscali, con inevitabili conseguenze di carattere personale. L’incertezza nel rispetto degli accordi, inoltre, incide negativamente anche sulle politiche d’investimento delle stesse imprese dell’indotto e, quindi, sul processo di riconversione economica che il Governo sta realizzando con forza ed efficacia”.
“L’incontro di oggi si è svolto in un clima costruttivo – conclude – ma ha comunque messo in evidenza ancora una volta la complessità di tutta la vertenza ArcelorMittal che il Governo sta affrontando vagliandone tutti gli aspetti critici mettendo al centro la salvaguardia di tutti gli attori coinvolti, compreso i lavoratori e i cittadini”.
Dunque, si riprova la strada di una Cabina di Regia già provata senza successo nel novembre dello scorso anno. Sono stati confermati i 38 milioni di euro (33 a luglio e 5 ad agosto, almeno per il momento) di scaduto vantate dalle 76 imprese associate a Confindustria Taranto. L’ad Morselli ha mostrato apertura, sostenendo che la multinazionale si interfaccia con ogni singola azienda e che l’indotto è una filiera vitale per la produzione dell’acciaio a Taranto. Ha confermato come la multinazionale prima di effettuare qualsivoglia pagamento, procede ad una serie di fondamentali verifiche, oltre a far partire gli acconti, ma che comunque nulla preclude ad un rapporto proficuo con le aziende dell’indotto.
Ciò detto, già dalla prossima settimana si capirà se questa nuova Cabina di Regia darà i suoi frutti o meno. Visto che i problemi dell’indotto sono tanti e non tutti correlati alla gestione del siderurgico da parte di ArcelorMittal.
“Nel corso dell’attuale gestione purtroppo – aggiunge l’esponente di Governo – già più volte è accaduto che le imprese dell’indotto abbiano rivendicato ritardi nei pagamenti. Questo ha prodotto ripercussioni negative a cascata nei rapporti con i lavoratori, fornitori secondari, banche e nei rapporti fiscali, con inevitabili conseguenze di carattere personale. L’incertezza nel rispetto degli accordi, inoltre, incide negativamente anche sulle politiche d’investimento delle stesse imprese dell’indotto e, quindi, sul processo di riconversione economica che il Governo sta realizzando con forza ed efficacia”.
“L’incontro di oggi si è svolto in un clima costruttivo – conclude – ma ha comunque messo in evidenza ancora una volta la complessità di tutta la vertenza ArcelorMittal che il Governo sta affrontando vagliandone tutti gli aspetti critici mettendo al centro la salvaguardia di tutti gli attori coinvolti, compreso i lavoratori e i cittadini”.
Dunque, si riprova la strada di una Cabina di Regia già provata senza successo nel novembre dello scorso anno. Sono stati confermati i 38 milioni di euro (33 a luglio e 5 ad agosto, almeno per il momento) di scaduto vantate dalle 76 imprese associate a Confindustria Taranto. L’ad Morselli ha mostrato apertura, sostenendo che la multinazionale si interfaccia con ogni singola azienda e che l’indotto è una filiera vitale per la produzione dell’acciaio a Taranto. Ha confermato come la multinazionale prima di effettuare qualsivoglia pagamento, procede ad una serie di fondamentali verifiche, oltre a far partire gli acconti, ma che comunque nulla preclude ad un rapporto proficuo con le aziende dell’indotto.
Ciò detto, già dalla prossima settimana si capirà se questa nuova Cabina di Regia darà i suoi frutti o meno. Visto che i problemi dell’indotto sono tanti e non tutti correlati alla gestione del siderurgico da parte di ArcelorMittal.
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