I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) di Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto un incontro urgente all’Ufficio relazioni industriali di ArcelorMittal in merito all’incidente verificatosi venerdì scorso nell’impianto Tas dell’Acciaieria 2 dello stabilimento siderurgico di Taranto “con il cedimento del piano e della cappa mobile che per fortuna non ha causato lesioni ai lavoratori” si legge nella nota delle Rls.
“Segnialiamo da tempo l’assenza delle manutenzioni sia di tipo ordinarie che straordinarie all’interno dello stabilimento oltre alla mancata programmazione degli interventi che gli stessi impianti necessitano al fine di evitare eventuali incidenti” prosegue la nota. In cui invine si evidenzia anche “la mancanza di ricambi necessari alla corretta marcia degli impianti ed ovviamente alla tenuta in termini sia di sicurezza ma anche ambientali”.
Sull’incidente è intervenuto con una nota anche l’USB Taranto. “Ennesimo grave incidente in Acciaieria 2 fortunatamente senza conseguenze per i lavoratori che si trovavano al momento nel luogo interessato. Ha ceduto la cappa mobile; a generare situazioni di rischio come quella di cui parliamo l’assenza totale di manutenzione in tutti i reparti dello stabilimento siderurgico, problematica che l’USB di Taranto solleva ormai da 20 mesi. Ma le nostre segnalazioni finora non hanno trovato riscontro. Inutile è stato anche denunciare le mancanze agli organi ispettivi, intervenuti sono di rado. Il Governo peraltro conosce molto bene la situazione che si vive all’interno della fabbrica, ragion per cui ci aspetteremmo una decisa presa di posizione di fronte ad una multinazionale che non ha alcun rispetto neanche della vita umana. Chiediamo ancora e sempre con maggiore convinzione un intervento chiaro da parte del Governo. Cosa stiamo aspettando? Che accada l’irreparabile?” si legge nel comunicato dell’Usb.
“Va inoltre evidenziata l’esigenza di prevedere nell’ accordo di programma per noi indispensabile per avviare la riconversione economica, un risarcimento per tutti i lavoratori puntualmente esposti a rischi seri” concludono dall’Unione Sindacale di Base.