Dalle comunicazioni inviate a Prefettura, Comune e Ditta dallo Slai cobas sc:
Dopo anni di richieste, non si sta procedendo all'aumento dal 1° settembre c.a. dell'orario di lavoro, portandolo a 3 ore al giorno e 18 settimanali, nonostante quest'anno scolastico le attività siano anche aumentate e rese complesse per le linee guida anti covid; si continua così la violazione del CCNL Multiservizi che prevede un orario minimo non al di sotto delle 14 ore settimanali;
permane il mancato riconoscimento giuridico ed economico della mansione di ausiliariato, in violazione di quanto previsto dal CCNL Multiservizi, e benchè tali mansioni siano previste esplicitamente dai capitolati di appalto.
A questo si aggiunge la recente decisione del Comune di chiudere 3 asili ("le Mimose", "Arcobaleno", "Collodi"), con lo scopo – ci risulta – di consegnarne la gestione ai privati, con gravissimo danno per le famiglie e per le lavoratrici che rischiano di trovarsi nel prossimo futuro con questa decisione in esubero.
Lo sciopero è volta a chiedere e ottenere
L'AUMENTO SUBITO DELL'ORARIO DI LAVORO
IL RICONOSCIMENTO DELLE MANSIONI DI AUSILIARIATO
NO ALLA CHIUSURA DEGLI ASILI
SI ALLA INTERNALIZZAZIONE DI TUTTI I SERVIZI NEGLI ASILI
Da subito viene avviato lo stato di agitazione dei lavoratori in oggetto, che si protrarrà fino all'indizione dello sciopero e/o la risoluzione delle problematiche che portano a questa iniziativa.
Durante questo stato di agitazione,
- le lavoratrici e lavoratori, a cui continua a non essere riconosciuta economicamente e giuridicamente la mansione di ausiliariato - benchè prevista dai capitolati di appalto, svolgeranno unicamente i lavori di pulizia e si asterranno dai lavori di ausiliariato in corso - di cui all'elenco nel capitolato allegato e indicate a pag. 4 come "Prestazioni ausiliarie";
- ogni richiesta di lavori di pulizia supplementari deve essere inoltrata dalle direzioni scolastiche alla Ditta Servizi Integrati - unica legittimana a dare disposizioni alle lavoratrici; e in ogni caso a lavori supplementari (anche per attività anti covid) deve corrispondere orario di lavoro supplementare - in caso contrario, le lavoratrici e i lavoratori si asterranno dal fare lavori non previsti.
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