C'è la gran parte della città, quella dei lavoratori, delle lavoratrici, dei disoccupati, dei giovani che non hanno futuro, delle donne che devono fare i salti mortali per trovare uno straccio di lavoro, dei servizi sociali che mancano; c'è la città dei licenziamenti repressivi/da rappresaglia da Mittal all'Amiu, delle migliaia e migliaia di cassintegrati, dei lavoratori che aspettano da anni un lavoro stabile e la fine delle promesse da presa in giro, ecc. ecc. Ma questa evidentemente è altra cosa...
Quasi un giorno sì e l'altro pure invece assistiamo ad inaugurazioni ad eventi ad usum turisti, a lavori in città fatti solo per avere punti per eventi nazionali (ma che invece di risolvere peggiorano i problemi della mobilità delle persone che vivono in questa città), all'arrivo di navi mastodontiche (che comunque aumentano l'inquinamento del nostro mare), ecc.
QUESTA SAREBBE L'ECONOMIA ALTERNATIVA A TARANTO, ALTERNATIVA ALLA CITTA' INDUSTRIALE? CHE DOVREBBE DARE ALTRO LAVORO?
Quanti posti di lavoro per i disoccupati, per chi ha perso il lavoro, per i precari, sta portando questa corsa a una "città diversa"? Nessuno
Chi ne sta godendo? Commercianti, ristoratori, imprenditori portuali (di cui fa parte il sindaco Melucci) e tutto un entourage che vuole campare e svilupparsi alla greppia dell'ambientalismo affaristico.
VIA GLI OPERAI! VIVA I TURISTI E I SOLDI "GREEN"!
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