Perchè tutti si interessano quando è il sindacato degli agenti penitenziariche parla, tutti con loro ele loro denunce? Mentre questo fatto estremamente grave dovrebbe passare sotto silenzio?
Esiste un rapporto tra come si comportano gli agenti penitenziari al carcere di Magli e quello che succede realmente in questo carcere?
A firma di Francesco Casula sulla Gazzetta di sabato 6 marzo vi è un articolo in grande evidenza
in cui tra l'altro si scrive:
....Sono 11 gli agenti di polizia penitenziaria indagati per lesioni nei confronti di un detenuto straniero recluso nel cacere di taranto nell'estate 2019, lesioni personali aggravate e abuso dei mezzi di correzione sono le ipotesi di reato contestate dalla Procura di Taranto dopo la denuncia presentata dall'uomo
tutto comincia il 26 agosto 2019 giorno in cui il detenuto arriva nel carcere di Trani e come sempre accade sottoposto a visita medica: il personale sanitario della struttura individua sul corpo dell'uomo una serie di ferite ed ematomi e l'uomo racconta di essere stato aggredito con calci e pugni dai poliziotti in servizio nell'istituto Magli di Taranto. l'aggressione sarebbe avvenuta qualche giorno prima e stando a quanto emerge dalle carte del procedimento, avrebbe generato la richiesta di trasferimento al altra struttura per ragione di 'sicurezza e opportunità'.
Dopo la visita del medico il 36 enne tunisino avrebbe scritto una lunga lettera raccontando le violenze subite quel giorno.Alla prima visita inoltre è stato sottoposto a una serie di accertamenti che hanno portato allaluce nuovi elementi: nel referto medico, è annotata la frattura 'di più costole' e in altre parti del torace che hanno spinto i medici a diagnosticare una prognosi di 30 giorni. La procura di Trani ha così aperto un fascicolo di indagine poi trasferito per competenzaa ai colleghi di Taranto: Nel corso delle attività investigative sono stati identificati gli agenti in servizio e che, secondo le accuse dell'uomo avrebbero preso parte all'azione ' di contenimento' che avrebbe generato le lesioni sul detenuto.
dalle carte acquisite dalla procura è emerso che il 36 enne era 'ritenuto soggetto estremamente violento, trasferito 'in numerosissimi istituti per le sue aggressioni e violenze perpetrate ai danni degli operatori penitenziari, in ultime quelle verificatesi il 13 e 24 agosto 2019 rispettivamente negli istituti penitenziari di Lecce e Taranto'. Ed era stato proprio il trasferimento dal carcere salentino a quello ionico che aveva portato all'episodio di violenza. L'uomo infatti da giorni chiedeva di ricevere i propri effetti personaliche, non appena arrivati da Lecce, erano stati presentati al detenuto, perchè ne controllasse la completezza. Il 36 enne però sarebbe andato in escandescenza, lamentandosi sempre più violentememte la mancanza di un paio di scarpe e di ciabatte. Gli agenti stando a quanto hanno riferito ai magistrati, avrebbero tentato di riportarlo alla calma, ma senza successo. La situazione aquel punto è degenerata. l'uomo avrebbe tiurato fuori dalle mutande un paio di forbicine con la punta acuminatae tentato di aggredire i poliziotti. In una relazione inviata alla magistratura dal comandante della polizia penitenziaria di Taranto, ha spiegato che 'nonostante avessi fatto convergere sul luogo una decina di agenti il detenuto profferiva minaccde di morte assicurandoci che avrebbe ammazzato due agenti e che gli stessi sarebbero stati messi in una bara con la bandiera': A quel punto con l'autorizzazione del direttore del carcere, il comandante dei poliziotti ordinava disponendo 'l'impiego della forza fisica'.
Alcuni agenti avevano fatto ricorso alle cure dei medici e il detenuto era poi stato trasferito a Trani. Il pubblico ministero, dopo due anni di indagini, ha ritenuto che non vi fossero responsabilità degli agenti e ha chiesto l'archiviazione sostenendo che si è trattato 'di un uso legittimo della forza' per immobilizzare il soggetto e 'renderlo inoffensivo'.
La richiesta è giunta sul tavolo del gip Francesco Maccagnaano che tuttavia ha ritenuto di non poter decidere solo sulla base dei documenti presenti nel fascicolo e così ieri mattina venerdi 4 marzo, nel corso di una udienza ha approfonditola vicenda per decidere se archiviare le accuse o disporre nuove indagini. la decisione del giudice Maccagnano potrebbe arrivare nei prossimi giorni.''
Fin qui l'articolo molto puntuale. pensiamo che nessuno possa avere difficoltà a capire quello che è successo. a noi in particolare la relazione del comandante appare per così dire 'grottesca' e il referto dei medici di trani invece chiarissimo.
Certamente non intendiamo starcene zitti e intendiamo seguire la cosa
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