Il Commissario del Comune di Taranto relativamente al nuovo rapporto contrattuale con la Ditta Servizi Integrati per gli asili di Taranto che dovrebbe partire dal 1° marzo vorrebbe procedere a una riduzione di posti di lavoro e/o dell'attuale orario di lavoro.
Le lavoratrici RESPINGONO
DECISAMENTE questa ipotesi. E chiedono che nessun
intervento venga attuato, nè da parte del Comune e Uff. Pubblica
Istruzione nè da parte della Ditta Servizi Integrati che peggiori le condizioni di lavoro già misere delle lavoratrici e dei
lavoratori.
L'8 marzo le lavoratrici e i lavoratori degli asili scenderanno in sciopero!
Le lavoratrici, che sono la maggioranza negli asili comunali, rilevano con indignazione e rabbia che questo peggioramento lo si vuole attuare proprio in occasione dell'8 marzo, giornata internazionale di lotta delle donne. Questa sarebbe la risposta alla condizione di precarietà, perdita del lavoro, impoverimento salariale, aumento dei carichi di lavoro, che a parole si denuncia ma nei fatti si continua a perseguire, peggiorando ulteriormente la già difficile condizione lavorativa delle donne?
Le lavoratrici degli asili per avere l'aumento di 1 ora di lavoro (prima erano addirittura a 1,50 al giorno) e il riconoscimento del lavoro di ausiliariato hanno dovuto lottare per anni. E ora le si vuole far tornare indietro?
Dalla pandemia il carico di lavoro è nettamente aumentato e l'attuale organico e orario di lavoro non basta per fare un servizio sicuro per i bambini e per affrontare sostituzioni, le lavoratrici con 25/30 anni di lavoro sulle spalle stanno perdendo la salute in questo lavoro; tant'è che la scrivente nelle scorse settimane ha chiesto un incontro al Comune per un aumento stabile dell'orario di lavoro, all'interno della richiesta più generale di "internalizzazione", atteso che si tratta di un servizio pubblico essenziale, continuo e strutturale.
A questa nostra richiesta non vi è stato alcun riscontro, e
invece ora ci troviamo alla "risposta" di tagli o ai posti di
lavoro o all'orario.
CHIEDIAMO, PERTANTO, UNA IMMEDIATA REVISIONE DELL'INDICAZIONE DEL COMMISSARIO DEL COMUNE
E CHIEDIAMO AL SIG. PREFETTO DI INTERVENIRE A DIFESA DELLE
LAVORATRICI, DEI LAVORATORI E DEI BAMBINI.
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