lunedì 28 marzo 2022

Info Acciaierie d'Italia - Oggi sarebbe l’ultimo giorno utile per chiudere la trattativa sulla cassa integrazione - Sciopero di 4 ore solo di Usb e Uilm - presidio sotto la DIrezione

I referenti dell’azienda nei precedenti incontri hanno presentato un documento in cui non sono indicati i numeri sul totale del personale coinvolto e sulla media settimanale dei lavoratori da sottoporre a sospensione. L’azienda prevede “l’attivazione, nel corso del periodo di utilizzo della cassa integrazione, di processi di formazione, per il personale coinvolto nel processo di riorganizzazione, al fine di continuare nel consolidato percorso aziendale dl formazione utile a rafforzare e aggiornare le professionalità per rispondere alle evoluzioni tecnologiche”. L’azienda “si impegna – è detto nel documento – a condividere con le organizzazioni sindacali, nel corso di successivi incontri, gli obiettivi, le modalità e le tempistiche dei percorsi formativi” e a “verificare la possibilità di realizzare le sospensioni dal lavoro con modalità di rotazione", con l’impegno delle parti a “incontrarsi periodicamente, con cadenza trimestrale, al fine di verificare lo stato di avanzamento del piano di risanamento aziendale, sia per quanto riguarda le azioni intraprese, sia in riferimento all’auspicabile recupero occupazionale del personale attualmente esuberante”.

Ma questo non è bastato ai sindacati in particolare alla Uilm che chiede il ritiro della procedura giudicata illegittima. Secondo i sindacati, occorre ripartire dall’accordo del settembre 2018 che prevedeva fra l’altro il reintegro dei lavoratori che oggi sono in “Ilva in amministrazione straordinaria (1600 a Taranto e oltre 200 a Genova). 
 
DAL COMUNICATO DELL'USB
A partire da domattina (oggi 28/3)  ore 10.00 saremo in Sciopero e Presidio davanti la portineria della direzione con i lavoratori Acciaierie d’Italia, Ilva in AS e Appalto, per dire NO alla richiesta di CIGS per ristrutturazione fatta da Acciaierie d’Italia.

Non ci fidiamo delle rassicurazioni di una società che continua a ribadire a parole che “non ci saranno esuberi”...

Ad oggi malgrado si siano bruciati Miliardi di Euro di soldi pubblici, la fabbrica è un colabrodo, con migliaia di lavoratori in cassa integrazione portati alla fame da una gestione scellerata e schizofrenica.
Nessuna garanzia per i lavoratori dell’appalto che oramai è una giungla senza regole, paghe da fame e centinaia di lavoratori con contratti precari e capestro, aziende che devono elemosinare il pagamento di lavori effettuati anche 8 mesi prima per pagare gli stipendi dei dipendenti, il massimo ribasso è diventato la regola!
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