Oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno, dando voce (ma perchè?) a Barbara Wojcoechowska, docente dell'università del Salento, artefice del gemellaggio, poi mancato, tra Massafra e Gerusalemme, ritorna su questa questione.Con la docente, "tutta malinconica" che, sconfessando la scusa di Tamburrano che si era e si nasconde dietro l'assenza del sindaco di Gerusalemme, dice almeno la verità: che il gemellaggio è saltato per "l'antagonismo e la contestazione di alcune organizzazioni...".
Con lo stesso presidente della Provincia che, su domanda di quando sarà possibile questo gemellaggio, risponde (evidentemente in difficoltà) "non lo so".
MA SIA CHIARO, SE RITENTANO QUESTA VERGOGNOSA INIZIATIVA CON LO STATO SIONISTA, COLONIALISTA, MASSACRATORE DEI PALESTINESI, SI TROVERANNO DI FRONTE LA STESSA OPPOSIZIONE!
Nè siamo d'accordo con il timido tentativo del capogruppo del PD a Massafra, Vito Miccolis, che non dice NO all'iniziativa, ma vuole solo darle una veste più accettabile: "...Come si poteva pensare ad un gemellaggio con Gerusalemme escludendo i palestinesi... Se l'iniziativa vedrà alla luce dovrà avere un valore puramente culturale e non escludere nessuno. Bisognerà coinvolgere anche i palestinesi di Gerusalemme...".
Questo farebbe solo rientrare dalla finestra ciò che la giusta protesta ha cacciato dalla porta- non prendiamoci in giro!
Non si tratta di dare un "posticino" ai palestinesi, che dopo essere stati nell'estate scorsa massacrati in più di 2mila a Gaza, ogni giorno oggi muoiono per mano dell'esercito israeliano, vedono strappati loro territori, vivono una non vita, come in un grande campo di concentramento. Non si può mettere sullo stesso piano uno Stato che usa sistematicamente la guerra contro i palestinesi, per schiacciarli come popolo, e il popolo palestinese che resiste per la sua terra!
IL GEMELLAGGIO NON SI DEVE MAI PIU' FARE! PUNTO E BASTA!
Rispetto a questo riportiamo un comunicato del Comitato di Quartiere Città Vacchia di Taranto, contenente anche la proposta di un Convegno a fine gennaio, a cui il circolo di proletari comunisti dà la sua adesione.
"Il 13 dicembre, presso il Comitato di Quartiere Città Vecchia di Taranto, si è svolta l’assemblea relativa alle mobilitazioni contro il gemellaggio Massafra-Gerusalemme.
L’aspetto più evidente dell’incontro è stato quello di sottolineare il risultato soddisfacente delle iniziative poste a contrastare l’evento proposto dal sindaco di Massafra e dagli stessi organizzatori, i quali, hanno dovuto annullare, nella giornata del 30 novembre, l’iniziativa e posticiparla (sembra) in gennaio.
Si presuppone, a giusta valutazione, che tale data possa convergere con la Giornata della Memoria affinché si possa recepire il problema dell’occupazione sionista nell’ambito storico e di cosa può aver rappresentato la Shoa per il popolo ebraico.
Tale scelta, oltre che a dare, nella sua complessità, una dimensione demagogica alla storia, assume un carattere alquanto provocatorio, considerando che l’occupazione delle terre di Palestina da parte dei coloni e delle truppe sioniste israeliani non ha nulla a che vedere con tale evento.
Tra l’atro, il tentativo da parte israeliana di definire Israele “Stato della nazione ebraica” è quello di imporre e legittimare l’occupazione delle terre palestinesi procedendo ad una vera e propria pulizia etnica nei confronti dei palestinesi e non altro!
La loro presenza all’EXPO 2015 da modo di sottolineare quanto voglia imporsi a livello mondiale per assicurare i propri interessi politici economici, e di come, affiancandosi ad altre multinazionali e governi, si faccia complice, se non protagonista, delle rapine delle risorse dei popoli più deboli, come l’acqua, le risorse energetiche ed alimentari. L’ambito in cui si muove il “modello sionista” è il modello capitalista/imperialista di colonizzare e rapinare risorse attraverso il controllo sociale e geopolitico.
Detto ciò, lo scenario mediorientale rappresenta uno snodo molto rappresentativo di come si sviluppano gli assetti per il controllo energetico-politico in tutto il mondo.
L’utilizzo della minaccia del califfato ISIS pone un ulteriore esigenza di dare una valutazione esaustiva di come viene posta la realtà mediorientale. A fronte anche dell’esperienza autogestionaria di resistenza curda della città di Kobanè che, nonostante le tante difficoltà, si trova a contrastare, se non a svelare in maniera chiara e sostanziale, come le grandi potenze confluiscono all’interno dei vari scenari di guerra.
Partendo da tali valutazioni, i compagni e le compagne presenti hanno espresso la necessità di proporre a breve scadenza una giornata/convegno in cui si possano approfondire e contestualizzare tutta la realtà mediorientali nella giusta dimensione degli scenari geo-politici odierni. Si esprime la necessità di proporre un incontro, alla fine di gennaio, con le comunità curde e palestinesi più rappresentative al fine di contrastare ogni eventuale riproposizione del gemellaggio, offuscandolo nella realtà storica dell’olocausto.Per lo stesso motivo, si ripropone anche la nostra presenza in piazza a Massafra il 27 gennaio al fine di contrastare ogni possibile riproposizione del presunto gemellaggio Massafra-Gerusalemme".
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