lunedì 26 gennaio 2015

Dai blocchi della SS 106 degli operai dell'appalto ilva - questa mattina

Sono diverse centinaia gli operai dell'appalto ilva che hanno ripreso questa mattina il blocco della statale 106 nei pressi dell'Eni. Aspettano notizie su salario e lavoro, ma finora niente di nuovo.
Il governo non da risposte e quello che trapela non sta bene agli operai. Si parla di ulteriori settimane prima che ci siano soluzioni, ma gli operai dell'appalto senza salario non possono aspettare.
Abbiamo portato - consegnandola innanzitutto ai sindacalisti confederali presenti - la nostra proposta di sciopero generale e di comitato di emergenza, discutendola nei capannelli con i 
lavoratori.
Gli operai condividono questa esigenza e questa urgenza
Noi abbiamo spiegato che bisogna bloccare l'Ilva. Ora con l'annuncio ufficioso della cig per 5000 operai, la necessità e condizioni per una mobilitazione generale crescono.
Se confermate le notizie negative nell'incontro di martedì sera a Roma, i sindacati confederali che si dicono contrari alla CIG non possono rifiutarsi di mobilitare tutti i lavoratori Ilva, ci sono interessi unitari di lotta che spingono allo sciopero generale.
Lo sciopero bisogna fissarlo subito perche serva .di pressione per risultati urgenti e concreti per gli operai dell'appalto
Occorre dare uno sbocco alla mobilitazione che dura da una settimana, per evitare la stanchezza che traspare.
Gli operai ogni mattina, spesso da paesi della provincia vengono al blocco a spese loro, anche ora che il salario non si percepisce (alcuni operai chiedono giustamente un contributo finanziario al sindacato per queste spese - il sindacato questi soldi li ha e dovrebbe fare una"cassa di resistenza" a sostegno della continuità della lotta.
Nello stesso tempo bisogna mobilitare tutti per uno sciopero generale che paralizzi tutta l'area industriale e metta in emergenza la città che è solidale.
Slai Cobas per il sindacato di classe - Taranto
Ore12   26 gennaio 2015
3475301704

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