Marina Militare - Sette arresti. Cinque ufficiali, un sottufficiale della Marina
e un dipendente civile del ministero... per aver intascato tangenti
Questa mattina i carabinieri hanno avviato una vasta operazione per
eseguire i provvedimenti restrittivi spiccati dal gip Pompeo Carriere su
richiesta del pm Maurizio Carbone. Gli arresti sono scattati a Taranto,
a Roma e a Napoli.
Per gli indagati l'accusa è di concussione. Avrebbero intascato tangenti
da imprenditori che si erano aggiudicati appalti per servizi nella
Marina. Una tempesta di manette che giunge a dieci mesi dal clamoroso arresto del capitano di fregata Roberto La Gioia.... Nella sua valigetta venne recuperata la mazzetta. E poco
dopo, durante la perquisizione della su abitazione, saltarono fuori
36.000 euro in contanti, sistemati in cinque buste.
Un «vero e proprio pizzo imposto in modo rigido e con brutale e talora
sfacciata protervia, e che ha causato nel complesso danni notevoli sia
alle singole imprese che all'intera economia locale, sostanzialmente
alla stregua dell'agire della malavita organizzata». Lo scrive il gip di
Taranto Pompeo Carriere nell'ordinanza di custodia cautelare. La
tangente imposta era pari al 10% dei profitti. Gli arrestati, in
concorso tra loro - secondo l'accusa - abusando delle loro qualità e dei
loro poteri, con la minaccia di ostacolare la regolare emissione dei
mandati di pagamento per la esecuzione dei lavori di manutenzione e
forniture di servizi e materiale loro affidati per conto della Marina
militare, gli indagati hanno costretto «vari imprenditori a versare
materialmente al capo del V Reparto di Maricommi, in tempi diversi, più
somme di denaro non dovute per importi variabili e altre utilità, per un
valore complessivamente comunque equivalente al 10% circa dei profitti
derivanti dai servizi svolti». Somme che il capo reparto, precisa una
nota dei carabinieri, «provvedeva a distribuire successivamente in
diverse parti percentuali secondo gli accordi tra loro intervenuti». Un
meccanismo oliato che ora ha portato alla pioggia di arresti.
I nomi degli arrestati. Sono cinque ufficiali in
servizio a Napoli, Roma e Taranto, un sottufficiale e un impiegato,
entrambi in servizio a Taranto, le sette persone portate in carcere dai
carabinieri nell'ambito dell'indagine sulle tangenti imposte sugli
appalti della Marina Militare. In carcere sono finiti il capitano di
vascello Attilio Vecchi, di 54 anni (in servizio al Comando Logistico di Napoli); il capitano di fregata Riccardo Di Donna, di 45 anni (Stato Maggiore della Difesa-Roma); il capitano di fregata Marco Boccadamo, di 50 anni (Stato Maggiore Difesa-Roma); il capitano di fregata Giovanni Cusmano, di 47 anni (Maricentadd Taranto); il capitano di fregata Giuseppe Coroneo, di 46 anni (vice direttore Maricommi Taranto); il luogotenente Antonio Summa, di 53 anni (V reparto Maricommi Taranto); e Leandro De Benedectis,
di 55 anni (dipendente civile di Maricommi Taranto). Sono tutti
indagati in concorso con il capitano di fregata Roberto La Gioia.
Provincia: "Doppio stipendio, in 21 vanno a giudizio"
"RINVIATI A GIUDIZIO DALLA CORTE DEI CONTI 21 EX CONSIGLIERI PROVINCIALI
CHE NEL 2010 VOTARONO LA DELIBERA CON LA QUALE RADDOPPIAVANO IL LORO
STIPENDIO. COME RIPORTA LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO, IL DANNO
FINANZIARIO CAUSATO ALL’ENTE E’ STATO QUANTIFICATO IN CIRCA 108 MILA
EURO. IN PRATICA, CON QUELLA DELIBERA, L’INDENNITA’ E I GETTONI DI
PRESENZA DI CHI SVOLGEVA INCARICHI AMMINISTRATIVI NEI COMUNI DELLA
PROVINCIA JONICA, FRA CUI UNA DECINA FRA SINDACI E ASSESSORI, FACEVANO
CUMULO. LA SEGNALAZIONE ANONIMA DELL’ANOMALIA ALLA MAGISTRATURA
CONTABILE ERA ARRIVATA NEL FEBBRAIO DI 4 ANNI FA.
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