Questa mattina gli operai dell'appalto Ilva hanno scioperato in massa e si sono bloccati davanti alla portineria delle Ditte per andare in corteo poi alla Prefettura.
Lo Slai cobas sc, che proprio questa mattina ha diffuso all'Ilva un volantino di forte denuncia del decreto Renzi su Ilva-Taranto, esprime sostegno agli operai in lotta.
Gli operai devono lottare sui loro interessi di difesa del lavoro e del salario, e non essere usati dai padroni delle aziende.
Per questo è importante è lottare per ottenere questi obiettivi: NO al decreto Renzi, SI ad un decreto che difenda gli operai
Tutti
i posti di lavoro devono essere realmente salvaguardati; salari e
diritti non si possono toccare; durante la messa a norma degli
impianti, gli operai dei reparti Ilva e delle ditte non devono essere
mandati a casa ma impiegati in altri reparti e nei lavori di
risanamento; la prima messa a norma è garantire la sicurezza e la
vita degli operai in fabbrica; istituzione di una postazione
ispettiva permanente all'interno della fabbrica per controlli su
sicurezza e salute; in una fabbrica insalubre e nociva come l'Ilva
non si può stare e lavorare per tanti anni ma
25 anni bastano con estensione a tutti dei benefici pensionistici;
la salute è un diritto intoccabile per operai e cittadini, servono
visite mediche mirate, cure sanitarie gratuite, strutture sanitarie
d'emergenza.
L'amministrazione straordinaria all'ILVA salavaguarda l'interesse dei grandi padroni, e mette a rischio lavoro, salari per gli operai
L'amministrazione straordinaria è un tentativo di salvare il salvabile di una società, sull'orlo del fallimento, tant'è che l'amministrazione straordinaria può essere sempre convertita nella procedura fallimentare quando risulti che, al termine della procedura, il programma autorizzato non sia stato attuato utilmente.
Una delle condizioni per l'amministrazione straordinaria è la possibilità di
risanare l'impresa - MA entro 1 anno attraverso un programma
di cessione di cespiti e/o complessi aziendali ovvero entro 2 anni
mediante un programma di ristrutturazione economica e finanziaria
dell'impresa.
VALE A DIRE SI TRATTA DI UN PROGRAMMA DI TAGLI, TAGLI E TAGLI!
Il commissario straordinario deve indicare:
a) le attività imprenditoriali destinate alla prosecuzione e quelle da dismettere;
b) il piano per la eventuale liquidazione dei beni non funzionali all'esercizio dell'impresa;
c) le previsioni economiche e finanziarie connesse alla prosecuzione dell'esercizio dell'impresa;
d) i modi della copertura del fabbisogno finanziario, con specificazione dei finanziamenti o delle altre agevolazioni pubbliche di cui è prevista l'utilizzazione.
In caso di cessione di parti dell'azienda l’acquirente ha solo l’obbligo del mantenimento dei livelli occupazionali al massimo per due anni per chi passa; per gli altri lavoratori la prospettiva è o un periodo di CIG o licenziamento mediante la procedura per la collocazione in mobilità prevista dall’art. 4 della Legge 223/1991.
a) le attività imprenditoriali destinate alla prosecuzione e quelle da dismettere;
b) il piano per la eventuale liquidazione dei beni non funzionali all'esercizio dell'impresa;
c) le previsioni economiche e finanziarie connesse alla prosecuzione dell'esercizio dell'impresa;
d) i modi della copertura del fabbisogno finanziario, con specificazione dei finanziamenti o delle altre agevolazioni pubbliche di cui è prevista l'utilizzazione.
IN TERMINI OCCUPAZIONALI L'AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA COMPORTA ESUBERI!
In caso di cessione di parti dell'azienda l’acquirente ha solo l’obbligo del mantenimento dei livelli occupazionali al massimo per due anni per chi passa; per gli altri lavoratori la prospettiva è o un periodo di CIG o licenziamento mediante la procedura per la collocazione in mobilità prevista dall’art. 4 della Legge 223/1991.
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