giovedì 8 gennaio 2015

La posizione dello Slai cobas sc sulla questione vigili-assenteismo

Anche a Taranto la questione dei vigili a Roma ha suscitato sulla stampa clamore, con varie dichiarazioni, in particolare dei presidenti delle municipalizzate. Su questo bisogna distinguere facili strumentalismi da una giusta posizione. Per questo riportiamo la posizione assunta a livello nazionale dallo Slai cobas per il sindacato di classe

(dal blog proletari comunisti) 
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Lo Slai cobas per il sindacato di classe è contro la strumentale campagna di governo Renzi, stampa sui 'vigili assenteisti a Roma usata per attaccare tutti i lavoratori del Pubblico Impiego e avvalorare, con questo, l'estensione del Jobs act in questo settore e mettere in sordina il blocco dei contratti, e quindi del salario, che dura da anni, così come l'attacco sulle pensioni, la permanenza proprio nel PI di forme estese di precarietà, il peggioramento sulla malattia, il taglio di varie indennità, ecc. (su questo sono stati spesso i lavoratori del PI a fare da apripista all'attacco verso tutti gli altri settori di lavoratori del privato).

Lo Slai cobas per il sindacato di classe è contro la caccia alle streghe e la messa nello stesso sacco di tutti i vigili che sono in tanta parte, a Roma e non solo, dei profittatori di clientelismo e legami con sindaci, assessori e amministrazioni e i lavoratori, precari del PI ammalati, in 104, ecc., che spesso fanno i lavori più disagiati, più a rischio salute, in mezzo alla strada con ogni tempo, che devono dare “disponibilità” in cambio di niente o peggio di tagli, per non parlare dei precari che lavorano sempre con la “spada di Damocle” sulla testa su continuità del loro posto di lavoro e del salario.

Contro il peggioramento delle condizioni di lavoro e salariali, occorre sicuramente una mobilitazione dei lavoratori del PI – che è tutt'altra cosa della manifestazione una tantum di cgil, cisl, uil che hanno finora ampiamente accettato e condiviso il blocco dei contratti, le pensioni, ecc. – per i contratti, contro i tagli al salario e al lavoro, contro la precarietà, contro il jobs act; una mobilitazione che deve comprendere necessariamente iniziative combattive e incisive anche sui posti di lavoro e sui servizi; ma chiara, unitaria di tutti i lavoratori, coinvolgendo le stesse masse che usufruiscono di servizi che vanno sempre peggio per colpa di questi governi e di queste Istituzioni che tagliano fondi per i servizi pubblici mentre regalano miliardi ai padroni.

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Detto questo, lo Slai cobas per il sindacato di classe, in nessuna maniera avalla un atteggiamento di difesa corporativo.
In questo denuncia i sindacati confederali e non solo, che sono portatori di una linea generale e organica di difesa di “privilegi e posizioni particolari”. Benchè ora qualcuno di questi sindacati si dica sorpreso, hanno loro indicato come strumento di sostegno delle richieste dei lavoratori e di pressione per una trattativa con il Comune di Roma, la strada sbagliata dell'assenteismo da malattia. Questa linea non è la prima volta che viene attuata, sempre in modo nascosto, lasciando gli stessi diretti interessati lavoratori a rischio provvedimenti, e puntando su settori lavorativi (es. municipalizzate) in cui normalmente i sindacati confederali agiscono da cogestori e "padroni", cogestiscono le politiche e l'organizzazione del lavoro, e dividono all'interno i lavoratori tra quelli privilegiati e iscritti ai loro sindacati e tutti gli altri, coprendo gli uni (abuso di malattia, come di permessi sindacali) e non tutelando gli altri

Lo Slai cobas per il sindacato di classe non è per la difesa a prescindere dei vigili o di lavoratori che assumono questa logica corporativa ai danni degli interessi e unità dei lavoratori
Questo Stato, questo governo, la giunta comunale di Roma non ha sicuramente titolo di parlare e agire in nome della “legalità”, “moralità”, “pulizia”, e noi non accettiamo, a prescindere, che da “quel pulpito - di illegalità organizzata e istituzionalizzata - venga la predica”.
Ma i lavoratori non  possono mai scimmiottare la “grande illegalità”.Il sistema di corruzione tocca e come i vigili urbani, non solo a Roma e nessuna copertura bisogna dare ad esso.

Nello stesso tempo, nessuno può nascondere e/o dimenticare che esiste una militarizzazione del corpo dei Vigli Urbani, attuata alla grande in alcune città. Una parte dei Vigili sono e si comportano verso chi lotta come i poliziotti e i carabinieri: aggrediscono presidi, occupanti dei Comuni, denunciano, arrestano... con un atteggiamento e una logica fascista; mentre verso la grande criminalità vanno con i “guanti gialli”.
Per non parlare dei “Vigili-sceriffo” con manganelli che aggrediscono e rubano la merce agli ambulanti immigrati...

Dobbiamo infine denunciare che la questione dell'assenteismo del 31 dicembre è solo la superficie. 
Non c'è alcun dubbio che dietro di esso vi è una manovra politica di destra, che è parte della esistente fascio-mafia capitale, di cui una componente dei vigili urbani di Roma è senz'altro parte.

slai cobas per il sindacato di classe
slaicobasta@gmail.com

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