giovedì 29 settembre 2016

Cementir: a Taranto invece che sono 47 i licenziamenti annunciati i sindacati confederali non fanno nulla e alcuni pensano solo ad attaccare lo slai cobas che invece si sta mobilitando

No ai 25 esuberi in Cementir, da Arquata un fronte compatto

Amministrazione comunale e sindacati uniti nella tutela dei posti di lavoro degli operai Cementir. Ad Arquata Scrivia, ma anche sui tavoli tecnici a Torino, la partita viene giocata per salvare i 25 dipendenti dell'azienda che produce calcestruzzo e che di recente ha aperto una procedura di mobilità a livello nazione per 105 esuberi totali
ARQUATA SCRIVIA - Amministrazione comunale e sindacati uniti nella tutela dei posti di lavoro degli operai Cementir. Ad Arquata Scrivia, ma anche sui tavoli tecnici a Torino, la partita viene giocata per salvare i 25 dipendenti dell'azienda che produce calcestruzzo e che di recente ha aperto una procedura di mobilità a livello nazione per 105 esuberi totali.

"Abbiamo chiesto che le 25 persone vengano tutte ricollocate e un occhio di riguardo per i lavoratori arquatesi visto che il nostro territorio è fortemente impattato dalla realizzazione del Terzo Valico - ha fatto presente il primo cittadino di Arquata Alberto Basso durante la commissione Opere Pubbliche convocata martedì sera, proprio nel giorno in cui ci sarebbe dovuto essere un nuovo incontro per proseguire le trattative, incontro che è stato rimandato a martedì 4 ottobre – Nessun dipendente deve essere lasciato a casa".

"Nella prima riunione alla quale abbiamo preso parte, Cementir ha ufficializzato i 25 esuberi su Arquata, numero che si ottiene togliendo ai 52 lavoratori in forza all'azienda quelli occupati in Cementir e quelli impiegati nei centri di betonaggio per il Terzo Valico – ha spiegato sempre Basso - Questa riunione si era focalizzata su ciò che aveva sostenuto la vecchia dirigenza dell'azienda, nessun esubero se Cementir avesse ottenuto commesse di calcestruzzo per Cociv, ma il nuovo direttore ha in seguito sostenuto che non è così e lo ha dimostrato numericamente. Cementir ha ribadito che su 25 esuberi ci potrà sicuramente essere qualche ritocco, sia a causa dei lavoratori impiegati nel betonaggio che per quelli prossimi alla pensione e a cui dare incentivi".

La posizione dell'amministrazione comunale è stata appoggiata anche da Dellepiane e Sabbi
, esponenti dell'opposizione arquatese, che si siederanno a un tavolo per proporre un ordine del giorno che sottolinei, ancora una volta, la necessità di salvaguardare i posti di lavoro.

29/09/2016
Lucia Camussi - l.camussi@ilnovese.info

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