lunedì 12 settembre 2016

L'Amiu mentre non fa la raccolta differenziata, spende i soldi per le "consulenze d'oro"

(da Taranto sera) - «Residenza o sede del proprio studio ad una distanza compatibile ad assicurare una presenza costante presso la sede direzionale dell’Amiu».
E’ solo uno dei criteri fissati dall’azienda, che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, per assegnare una consulenza da 200mila euro circa. La corsa all’incarico per effettuare tre anni di contabilità generale e industriale, però, rischia di essere per pochi intimi.
Ma andiamo per ordine. L’avviso pubblico “per il conferimento dell’incarico di consulenza per la contabilità generale e industriale” è stato pubblicato lo scorso 31 agosto. L’Amiu procederà all’individuazione del consulente esterno mediante la procedura che tiene conto del «prezzo più vantaggioso e l’importo a base di gara di 190mila euro Iva esclusa, da espletarsi invitando coloro che avranno manifestato interesse». A destare perplessità, però, sono piuttosto i requisiti che un potenziale candidato deve possedere per poter concorrere alla “super consulenza”.
Oltre «all’iscrizione all’Albo dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili, e l’attuale esercizio dell’attività professionale da non meno di 10 anni» e l’esperienza «nell’adempimento dell’attività richiesta, acquisita per aver espletato incarichi continuativi per pubbliche amministrazioni, nel triennio antecedente (2013-2015)», a sbarrare la strada agli aspiranti consulenti arriva anche il requisito di... vicinanza: «propria residenza o sede del proprio studio, ad una distanza compatibile ad assicurare una presenza costante presso la sede direzionale dell’Amiu». In pratica chi abita o lavora vicino alla sede dell’azienda ha più chance di vincere la gara.

UN DUBBIO: NON E' CHE QUESTO REQUISITO E' PER FAR VINCERE UNA PERSONA GIA' DESIGNATA??

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