domenica 11 settembre 2016

Uscito un libro sulla Rivoluzione culturale proletaria in Cina - di cui quest'anno ricorre il 50° anniversario - A Taranto si può trovare presso il circolo proletari comunisti c/o la sede Slai cobas via Rintone, 22

Cosa è stata la Rivoluzione culturale proletaria in Cina, cosa essa ha significato per tutti i popoli e i proletari di ogni paese? Come il vento della "Rivoluzione culturale proletaria" arrivò anche a Taranto? 
Di questo e dei contenuti del libro parleremo in occasione della presentazione del libro "A 50 anni dalla Rivoluzione Culturale" che faremo in autunno a Taranto.
Ma per ora vogliamo dire alcune cose:

La Rcp è un'opportunità per riprendere le armi storiche della nostra classe. Per fare questo è importante appropriarsi della Rcp nei suoi aspetti ideologici, teorici, di sviluppo.
Gli anni della controrivoluzione in Cina, che hanno avuto conseguenze nel mondo, hanno cancellato nelle fila del proletariato la scienza del marxismo leninismo maoismo, e non hanno permesso alle masse giovanile e proletarie degli anni successivi di appropriarsi di ciò che è stata la Rivoluzione culturale. Ma senza la Rcp non vi sarebbero stati il '68, il maggio francese, il black panter party, le lotte di liberazione. 
 
Cosa è stato a Taranto la Rcp? E' difficile capire cosa succedeva tra gli studenti del Battaglini, del Righi, di altre scuole negli anni in cui si comincia a muovere tutta una generazione di giovani, in particolare prima universitari, che anche portano le prime lotte delle altre città, poi studenti medi, e quando arrivano dal mondo una serie di segnali importanti. "Come un sasso che crea cerchi concentrici che mettono in movimento tutto il mare", questo è stata la Rcp, iniziata in Cina 16 maggio dal 1966 ma arrivata dovunque nel mondo, a migliaia e migliaia di kilometri.
Essa arriva nel nostro paese, accende la contestazione studentesca e le forze rivoluzionarie si rifanno a ciò che sta avvenendo in Cina; questo trasforma i movimenti rivoluzionari di contestazione in movimenti che trasformano tutto.
Pensate a Taranto, dove si è passati per tanti giovani dal fare alcuni mesi prima del '68 riunioni nelle sedi di partiti parlamentari per collegarsi a ciò che succede nel mondo, ad essere investiti dal vento della Rcp. Può succedere ad un ragazzo che a maggio deve scrivere un discorso a Ladaga-Psi per la campagna elettorale, e il 27 luglio questo stesso ragazzo è in piazza con dei cartelli con parole d'ordini rivoluzionarie, in cui è scritto "E' giusto ribellarsi!". E qualche giorno dopo questi ragazzi sono trenta e nell'arco di qualche mese sono 10 mila, e hanno alla testa coloro che si dicono maoisti. La borghesia tarantina impazzisce, li attacca come filocinesi.

In pochi mesi il vento della Rcp trasforma il mondo, cancella l'idea che il socialismo è degenerato e dimostra che il socialismo è vivo e vegeto, è una corrente rivoluzionaria travolgente e contagia tutti quanti.

Nessun commento:

Posta un commento