Da Cittadini e lavoratori liberi e pensanti
Oggi
piangiamo l'ennesimo operaio morto nella fabbrica che un governo
assassino si ostina a salvare. Indipendentemente dalle dinamiche che
dovrebbero essere accertate dalle
autorità competenti resta il fatto che un ragazzo è morto schiacciato e
le operazioni per il recupero del corpo sono tutt'ora in corso.
L'indignazione non basta più, le lacrime per piangere i morti che quella
fabbrica fa dentro e fuori sono terminate. La gestione statale ha
fallito e la prova sono gli innumerevoli incidenti che si susseguono
quotidianamente. Quando capiremo che tutta la città dovrà pretendere da
chi ci governa una riconversione totale della città sarà, forse troppo
tardi. Oggi chiediamo solo silenzio
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