mercoledì 7 settembre 2016

Da Ventimiglia all'Hotspot di Taranto al Cie di Torino - I viaggi infernali per i migranti non sono solo quelli nel Mediterraneo ma anche nella nostra "accogliente patria"...

Da una lettera di un avvocato di Torino (che anche segue le parti civili Slai cobas nel processo Ilva):

"Questa estate un gruppo di sudanesi presi a Ventimiglia è stato prima portato a Taranto, all'HotSpot, e poi in parte rimpatriato. Alcuni (7) sono stati portati a Torino, al CIE.
L'espulsione è del Prefetto di Taranto, e da una prima lettura del provvedimento cose da contestare ce ne sono.
Quello che non si comprende è: perchè li hanno portati da Ventimiglia a Taranto? Avrebbero al più dovuto dare una espulsione dal Prefetto di Imperia.
A che titolo sono stati trattenuti a Taranto sino alla notifica dell'espulsione e, poi, sino alla notifica del trattenimento (l'espulsione del 21 è notificata il 22; il trattenimento è notificato il 24)?

Sono stati posti in condizione di presentare istanza di protezione internazionale? Sembra che a Torino l'abbiano infine fatta.


Contro il decreto di espulsione possiamo fare un ricorso al Giudice di pace di Taranto.

Ma occorre chiarire anche la questione di possibili pestaggi subiti, per cui ancora non è chiaro se da loro e dove (a Ventimiglia, a Taranto, al momento di un primo tentativo di imbarcarli a Malpensa?). Ovviamente se fosse successo qualcosa a Taranto facciamo una denuncia.


Poi potremo fare un ricorso alla Corte Europea dei diritti dell'uomo per il periodo di detenzione senza titolo". 

SEGUE IL DECRETO DI ESPULSIONE DEL PREFETTO DI TARANTO


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