venerdì 9 settembre 2016

"Legame inconfutabile tra tumori e fumi Ilva" - Ma l'Italia rinvia le bonifiche ai nuovi padroni e la UE si accontenta di carte...

A questo va aggiunto che l'Ispra nell'aggiornamento sullo stato di attuazione delle prescrizioni AIA da parte dell'Ilva ha detto che le prescrizioni ambientali più importanti (copertura dei parchi minerali, dei nastri trasportatori, decontaminazione dei terreni, chiusura di edifici aree di gestione materiali polverulenti, copertura delle aree di gestione materiali ferrosi) risultano non attuate, e la magistratura ha avviato indagini sulla "gesione illecita dei rifiuti"

MA, NONOSTANTE TUTTO QUESTO...
L'ITALIA RINVIA I LAVORI, ANZI LI SCARICA SUI NUOVI ACQUIRENTI (che allo stato attuale sono ancora tutti ipotetici e soprattutto hanno già deto che non intendono mettere soldi per le bonifiche) - E, NONOSTANTE TUTTO QUESTO, LA UE SI ACCONTENTA DELLE COMUNICAZIONI DEI COMMISSARI ILVA.
A DIMISTRAZIONE, PURTROPPO, CON BUONA PACE DI AMBIENTALISTI E VERDI, CHE NON BASTANO LE DUNUNCE ALLA UE, PERCHE' LA UE E' COMUNQUE SEMPRE DALLA PARTE DEI PADRONI E DEGLI STATI CAPITALISTI, NON CERTO DALLA PARTE DEGLI OPERAI E DELLA POPOLAZIONE.
E martedì il Ministro dell'ambiente Galletti, viene a fare la "prima donna" in un convegno sulle bonifiche a Taranto...

"L’Italia prova a rassicurare l’Unione Europea sulla bonifica ambientale dell’Ilva di Taranto: il lavoro va avanti, anche se servirà più tempo di quello previsto. Dunque è possibile che a finire il lavoro saranno i nuovi acquirenti dello stabilimento siderurgico... Lo stato di avanzamento dei lavori è contenuto in una comunicazione che l’Italia ha fatto avere a Bruxelles il 6 settembre scorso, evitando così un ennesimo richiamo che la Commissione era già pronta ad inviare.  
Per ora, dunque, la lettera di sollecito che Bruxelles aveva già preparato è rimasta sulla scrivania. La missiva risponde infatti all’impegno preso dall’Italia a giugno con l’Europa. Un impegno che consiste nel fornire aggiornamenti sullo stato d’avanzamento dei lavori con cadenza regolare.

«L’opera di bonifica prosegue, ma sono necessari interventi difficili da realizzare in tempi brevi», conferma Giovanni La Via, eurodeputato del Ppe e presidente della Commissione Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare del Parlamento Ue.

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