Negli ultimi mesi abbiamo prodotto un enorme lavoro di proposte di azioni,
possibili soluzioni, alternative, valutazioni, dati, analisi, esposti e denunce;
abbiamo più volte aperto ad un confronto dialettico con le Istituzioni ed i
rappresentanti Istituzionali, con il solo risultato, di rimbalzare su un MURO DI
GOMMA!
Partiamo dal documento che abbiamo consegnato a Luigi Di Maio ed agli altri
Ministri il 24 aprile quando, assieme ad altre realtà attive sul territorio,
siamo andati ad interrompere la narrazione propagandistica elettorale del
movimento 5 stelle a Taranto.
Nell’elenco consegnato ai ministri vi era anche un interrogativo
concernente le azioni, che reputavamo sarebbero state intraprese dall'attuale
Governo ma, invece, mai poste in essere, con riferimento alla persona del dott.
Giuseppe Lo Presti, alto dirigente del Ministero dell’Ambiente. Questo è stato,
nostro malgrado, l'unico punto che ha prodotto una conseguenza: quella di
annunciata querela a Giustizia per Taranto, da parte dello stesso dott. Giuseppe
Lo Presti!
L'Avvocato Leonardo La Porta di Giustizia per Taranto, spiega come il dott.
Giuseppe Lo Presti,
infatti, in diverse comunicazioni inviate a noi ed alla stampa nazionale e locale, metta in dubbio le intercettazioni stesse ed il nostro operato, vedendone motivo per adire le vie legali. Azione dalla quale Giustizia per Taranto sente il dovere di difendersi per tutelare la credibilità, non solo dell'Associazione stessa, ma di tutto il territorio che difendiamo con passione e tenacia.
infatti, in diverse comunicazioni inviate a noi ed alla stampa nazionale e locale, metta in dubbio le intercettazioni stesse ed il nostro operato, vedendone motivo per adire le vie legali. Azione dalla quale Giustizia per Taranto sente il dovere di difendersi per tutelare la credibilità, non solo dell'Associazione stessa, ma di tutto il territorio che difendiamo con passione e tenacia.
L'intervento si conclude con la presa d'atto che, ad oggi, il governo,
nonostante tutto, continui a non prendere alcuna azione conseguente, né a
rispondere a quanto chiesto.
Si passa quindi alla descrizione del “muro di gomma” rappresentato dal
Comune di Taranto.
Luca Contrario spiega che Giustizia per Taranto produsse una chiamata
pubblica a seguito della quale si costituì un Tavolo tecnico di esperti –
tarantini e non - per l’individuazione di strategie e strumenti atti a
supportare l’adozione di provvedimenti in difesa della salute dei cittadini. A
seguito dei numerosi incontri che hanno visto il Tavolo Tecnico impegnato nelle
successive settimane, è stato prodotto un documento che è stato consegnato l’8
aprile scorso all’ufficio protocollo del Comune di Taranto, all’attenzione del
Sindaco.
La dott.ssa Daniela Spera descrive il documento prodotto. Inoltre fa
riferimento al documento dell'istituto superiore di sanità pubblicato sul sito
del Comune di Taranto, che fa emergere dati preoccupanti anche relativi a
patologie gravi e malformazioni congenite. Eventi sanitari che, come speiga lo
stesso Istituto superiore di Sanità, possono riflettere esposizioni recenti! Tra
le altre l'ISS prevede, proprio per questo rischio individuato, un nuovo studio
per il periodo 2019 - 2021. Le conclusioni sono: davvero dobbiamo attendere
questi dati nel 2021 o, come richiamato dal principio di precauzione che lo
stesso Sindaco si è impegnato a rispettare, è necessario oggi un provvedimento
di tutela della salute dei cittadini?
Infine l'avvocato Francesco Stornello, in collegamento skype, descrive e
motiva ulteriormente le conclusioni del documento prodotto dal tavolo tecnico e
consegnato al Sindaco: "alla luce dei dati riportati sul documento stesso, si è
ritenuto sussistano i presupposti di fatto e di diritto affinché, ai sensi
dell'articolo 50 co.5 D.lgs 267/2000, il Sindaco di Taranto, in via contingibile
ed urgente, determini la sospensione delle attività e la chiusura degli impianti
maggiormente inquinanti dello stabilimento ex ILVA".
Ad oggi, a tale documento, non è stata data alcuna risposta, né aperto
alcun ulteriore confronto. Questo nonostante siano anche trascorsi 30 giorni
dall'ultimo consiglio comunale monotematico su ILVA. Termine temporale che lo
stesso Sindaco aveva posto per intraprendere provvedimenti a tutela della salute
dei cittadini di Taranto.
Insomma, davvero rimbalziamo contro muri di gomma... anzi, a danno e beffa
del nostro lavoro, unica reazione che abbiamo prodotto è l'annunciata querela
ricevuta del dott. Giuseppe Lo Presti!
#GiustiziaPerTaranto
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