venerdì 24 maggio 2019

La graduatoria presentata da ArcelorMittal è una presa in giro verso i lavoratori e non ottempera alla sentenza del Giudice

DI SEGUITO, UNA PRIMA BREVE VALUTAZIONE DELLO SLAI COBAS SC.
APPROFONDIREMO LA QUESTIONE NELL'INCONTRO OPERAIO DEL 3 GIUGNO, CON LA PRESENZA DELL'AVVOCATO TANZI, DOVE DECIDEREMO LE INIZIATIVE CONSEGUENTI!

Nel successivo post riportiamo stralci della denuncia-esposto fatta dallo Slai cobas e rappresentanti di operai Ilva AS in cigs alla Procura dell'accordo del 6 settembre. Anche questa "pubblicazione della graduatoria" di AM conferma che tutto l'accordo firmato dai sindacati confederali compreso Usb, è un'aperta violazione dei diritti dei lavoratori e delle stesse normative di legge esistenti; un accordo che ha concesso ai nuovi padroni la facoltà di agire unilateralmente, di buttare fuori dalla fabbrica 2600 operai, di mettere al primo posto tra i criteri di selezione le "competenze" funzionali all'azienda (anche queste sulla base solo della valutazione aziendale e non di criteri oggettivi).
ArcelorMittal poi a questo ha aggiunto arbitri e nuovi criteri. Ma il danno è all'origine!

La graduatoria è una presa in giro, che i lavoratori in cigs non si possono tenere!
Occorre, oltre che gli scontati ricorsi individuali che però possono durare anche anni, una risposta collettiva e ravvicinata. Questa violazione dei diritti riguarda tutti gli operai in cigs, sia coloro che hanno 4/5 figli e decenni di anzianità, sia i giovani operai. La prima questione è questa. E qui ci vuole l'unità, non una "graduatoria alternativa" di singoli casi.
LO SLAI COBAS E' PRONTO AD ORGANIZZARE LA MOBILITAZIONE COLLETTIVA CON TUTTI COLORO, INDIPENDENTEMENTE ALLA TESSERA SINDACALE, DISPONIBILI! insieme a ricorsi pilota che mettono in discussione la legittimità dell'accordo

SULLA GRADUATORIA:
Intanto, si tratta di una lista di "desaparecido": sono "scomparsi" migliaia di lavoratori sia tra quelli non assunti e andati via con l'incentivo, sia tra quelli assunti.

Non è affatto chiaro come scaturisce il punteggio finale, che comunque non conta nulla, visto che viene scartato anche chi ha un punteggio maggiore di chi è stato assunto.
Lo stesso discorso riguarda l'anzianità, pur indicata non è un criterio di graduatoria/selezione, visto che non sono “selezionati” chi ha un'anzianità maggiore di chi invece è stato assunto.
Nella graduatoria non è indicato il livello - che invece è stato determinante per molte assunzioni.
Circa le competenze? si scrivono solo cose generiche, come “Competenze adeguate al ruolo” - Ma quali competenze e quale "ruolo" non si dice. Solo ad alcune figure di lavoratori si scrive: “Polivalenza ad operare su...”
A molti “Non selezionati” addirittura non si scrive nessun motivo
Altro criterio indicato per alcuni è: "Personale non impiegato a turni”; introducendo un criterio di selezione mai usato in altre situazioni simili. Fermo restando che ai normalisti non è stato certo proposto di passare ai turni.
Ancora, si parla di: “Competenze professionali non valutabili per insufficienza ore lavorate” - a quali lavoratori si riferisce, a quelli posti in cig? Quindi al danno vecchio si aggiungerebbe la beffa?
Unica cosa chiara è il punteggio dato per ogni familiare a carico, uguale per tutti i lavoratori.

Ripetiamo i criteri di selezione previsti dalle  leggi sono nell'ordine di importanza: carichi familiari, anzianità, esigenze aziendali
Ma le stesse esigenze tecnico-produttive – come indicato da varia giurisprudenza - non possono essere indicate in modo generico o riferite a generici interessi dell’impresa, ma devono essere specifiche e dimostrabili in concreto. In tal senso, ogni volta che AM InvestCo ha operato la scelta di non assumere un dipendente, doveva indicare il nesso di causalità fra la scelta di quel singolo dipendente e l’effettiva necessità della sua esclusione rispetto alle specifiche esigenze tecnico-produttive (vedi denuncia dell'accordo).

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