sabato 11 maggio 2019

Info - Protocollo d'intesa Ispra/Commissario alle bonifiche - Questione ex Cemerad

Dal Corriere di Taranto:
E’ notizia di oggi che ISPRA e il Commissario Straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, Vera Corbelli, hanno firmato un protocollo d’intesa per rafforzare, nel rispetto dei propri compiti istituzionali, l’attività di collaborazione finalizzata a integrare il sistema di conoscenze disponibili e definire percorsi metodologici innovativi per la gestione del rischio ambientale-sanitario...
Una collaborazione riguarda gli interventi nel Mar Piccolo, in particolare gli “Interventi di risanamento e/o messa in sicurezza permanente dei sedimenti”...
Lo scorso 01/06/2018, è stato pubblicato il bando di gara internazionale per l’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva, nonchè della realizzazione degli interventi di risanamento ambientale e messa in sicurezza dei sedimenti nelle aree prioritarie del Mar Piccolo di Taranto mediante dimostrazione tecnologica. E’ stata completata la fase di prequalifica. E’ stata invece avviata la fase nella quale i concorrenti ammessi sono stati invitati a produrre l’offerta tecnico-organizzativa ed economica relativa agli interventi a farsi per la fase di dimostrazione tecnologica (scadenza presentazione offerta tecnico-economica 22/02/2019).

Le attività di comune interesse riguardano soprattutto la MESSA IN SICUREZZA E GESTIONE DEI RIFIUTI RADIOATTIVI IN DEPOSITO NELL’AREA EX CEMERAD RICADENTE NEL COMUNE DI STATTE (ART. 3 COMMA 5 BIS DEL D.L. 5.01.2015, CONVERTITO NELLA L. 20/2015).

Ma a che punto è l’attività in questione?... Nella relazione del commissario Corbelli dello scorso
dicembre, viene ricordato che nel 2012, l’ISPRA, nell’ambito dei controlli avvenuti nell’area in questione, ha evidenziato le condizioni precarie del deposito e di tanto ne ha informato l’Autorità di Protezione Civile e la Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati. Un’indagine conoscitiva eseguita nel 2014 ha rilevato la presenza nel sito di “3.344 fusti radioattivi e 13.380 fusti decaduti per un totale di 16.724 fusti”, nonché la presenza, in un’area ben definita, di n.84 fusti contenenti filtri radioattivi e sorgenti radioattive. 
Rilevata l’urgenza e l’indifferibilità delle azioni connesse alla messa in sicurezza dei suddetti rifiuti radioattivi, con Legge 4 Marzo 2015 n.20, recante “Disposizioni urgenti per l’esercizio di imprese di interesse strategico nazionale in crisi e per lo sviluppo della città e dell’area di Taranto”, sono stati destinati “fino a 10 M€ a valere sulle risorse disponibili sulla contabilità speciale intestata al Commissario Straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, aperta ai sensi dell’art. 1, comma 4, del DL 7 agosto 2012, n. 129, convertito dalla Legge 4 ottobre 2012, n. 171 per la messa in sicurezza e gestione dei rifiuti radioattivi nel deposito ex Cemerad”. 
A quel punto è iniziato un lungo iter burocratico che potete rileggere cliccando qui.
Ricordiamo che per “abbattere il pericolo radiologico nel deposito ex Cemerad” il Commissario Straordinario dispose di eseguire prioritariamente l’Intervento di rimozione e trasporto dei fusti contenenti sorgenti e filtri contaminati dall’evento Cernobyl, presenti nel deposito ex Cemerad, attuato nella settimana che va dal 15 al 19 maggio 2017, durante il quale sono stati rimossi ed allontanati 86 fusti di materiale altamente radioattivo. 
A seguito dell’approvazione del Piano Operativo di Intervento in parola approvato dall’ISPRA, il Commissario Straordinario ha disposto l’avvio delle attività di movimentazione e trasporto dei fusti ancora giacenti nel deposito a far data dal 27 novembre 2017. In totale sono stati allontanati oltre 2000 fusti contenenti materiale radioattivo (prevalentemente C14 e H3) e sono in corso presso il cantiere le operazioni di preparazione ed identificazione ai fini del trasporto dei restanti fusti...
Ricordiamo infine che la strategia proposta per la messa in sicurezza dei rifiuti e del sito è finalizzata al raggiungimento dell’obiettivo di “rilascio incondizionato da ogni vincolo radiologico dell’area e di tutte le istallazioni insistenti sulla stessa. Detto obiettivo sarà raggiunto attraverso l’allontanamento di tutti i rifiuti e dei componenti rimovibili, presenti all’interno delle strutture, con una gestione conforme alla legislazione vigente per interventi con rischio di radiazioni ionizzanti (D.Lgs. n. 230 del 17 Marzo 1995 e D.Lgs. n. 241 del 26 Maggio 2000) e a quella vigente per la gestione di rifiuti, classificati come “speciali pericolosi” (D.Lgs. n. 152 del 3 Aprile 2006). Le attività svolte presso il sito riguardano la movimentazione dei colli e di ogni altro contenitore presente nell’area di intervento, la valutazione degli stessi in termini di integrità e contenimento, “dose” e “contaminazione” radiologica, la loro preparazione al trasporto su strada verso impianti autorizzati per la successiva caratterizzazione puntuale, trattamento, condizionamento e messa a deposito (dei soli rifiuti verificati come radioattivi)“.

Nessun commento:

Posta un commento