Appoggiamo questa lettera-denuncia. Da tempo lo Slai cobas sc e i lavoratori (ex Pasquinelli) prima addetti alla raccolta differenziata e poi alla selezione della differenziata denunciano questa politica dell'Amministrazione comunale (sia quella precedente che quella attuale). La Giunta Melucci e l'Amiu ogni tanto fanno affermazioni, comunicati stampa sull'avvio di una raccolta differenziata che è la più bassa in tutta la Regione; ma alle parole non seguono e i fatti e ora assistiamo anche a espisodi ipocriti a mero scopo di immagine momentanea ad usum turisti.
I Lavoratori ex Pasquinelli dello Slai cobas sc si sono più volte mobilitati, fatto iniziative di lotta, scioperi, ecc. E' ora di ripredere questa battaglia e speriamo un fronte comune tra lavoratori e cittadini
Raccolta differenziata, per la Città vecchia pare sia davvero un miraggio. E’ quanto denunciano, con garbo ma con fermezza, un gruppo di residenti dell’Isola, specie a chiusura della Biennale della Prossimità.
“Dal 16 al 19 maggio la Città Vecchia di Taranto è stata scenario attivo della Biennale di Prossimità 2019, e in quanto abitanti dell’isola, abbiamo accolto con interesse ed entusiasmo questo evento. Persone ed organizzazioni provenienti da diverse parti d’Italia hanno portato con sé testimonianze, proposte ed esperienze su diritti, arte, salute, cultura e ambiente, mettendole in relazione con quelle già esistenti nel nostro territorio. Anche dal punto di vista organizzativo la Città Vecchia non si è fatta trovare impreparata ad accogliere circa 600 persone, tra ristoranti, strutture ricettive e servizi di base”, scrivono i residenti in una lettera alla redazione.
“A colpire positivamente la nostra attenzione, in quanto persone che abitano 365 giorni l’anno queste
strade e questi vicoli, è stata sicuramente la presenza dei bidoncini per la raccolta differenziata, collocati dall’Amministrazione in vari slarghi e piazzette – aggiungono -. Tanto lo stupore nel non dover più fare diversi km per poter gettare i sacchetti diversificati contenenti le diverse tipologie di rifiuti nelle isole ecologiche site al di fuori dell’isola (Tamburi e Borgo)! Ma altrettanto grande è stato lo stupore nel vedere che esattamente al termine di queste giornate della Biennale di prossimità, i bidoncini per la raccolta differenziata erano prontamente spariti”.
strade e questi vicoli, è stata sicuramente la presenza dei bidoncini per la raccolta differenziata, collocati dall’Amministrazione in vari slarghi e piazzette – aggiungono -. Tanto lo stupore nel non dover più fare diversi km per poter gettare i sacchetti diversificati contenenti le diverse tipologie di rifiuti nelle isole ecologiche site al di fuori dell’isola (Tamburi e Borgo)! Ma altrettanto grande è stato lo stupore nel vedere che esattamente al termine di queste giornate della Biennale di prossimità, i bidoncini per la raccolta differenziata erano prontamente spariti”.
“Ci teniamo a manifestare nei confronti dell’Amministrazione comunale e dell’azienda per i rifiuti Amiu la nostra delusione per questa breve e presto tolta presenza dei bidoncini – sottolineano – poiché chi vive in questa zona della città deve già quotidianamente fare i conti con la precarietà dei servizi primari, assenza o scarsa pressione dell’acqua potabile nelle ore serali, scarsa illuminazione e impianto fognario intasato. Purtroppo non siamo nuovi a queste brevi presenze di servizi efficienti, come accadde per la “miracolosa apparizione” del mezzo idropulitore per i vicoli e le strade interne, durante le riprese del film “Six Underground” e mai più visto”.
“La raccolta differenziata è alla base dell’educazione civica e dell’impegno verso la propria città e verso l’ecosistema; è’inaccettabile che la sua realizzazione non sia in cima all’agenda amministrativa. La presenza dei bidoncini per la differenziata in questi giorni ha dimostrato che con la volontà si può fare qualsiasi cosa, agevolando chi differenzia i rifiuti da tempo e invogliando chi ancora non lo fa poiché con poco sforzo può trovare i cassonetti a pochi passi dalla propria abitazione. Ci auguriamo che da abitanti (e contribuenti) aventi gli stessi diritti di chi vive negli altri quartieri – concludono – ci vengano garantiti i servizi primari sempre, e non solo durante momenti occasionali che rischiano di trasformare l’isola in una “vetrina eventificio” da prendere, usare e abbandonare dopo l’uso”.
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