venerdì 10 gennaio 2014

Angeletti sindacalista per modo di dire viene a taranto a difendere le ragioni dell'ilva e del governo




«L’azienda deve sopravvivere e inquinare il meno possibile». Le dichiarazioni del segretario nazionale Uil nel corso della conferenza stampa per l’inaugurazione della sede rinnovata di Piazzale Bestat

Idee chiare, parole convinte. «Nessuno pensi di chiudere l’Ilva. Deve essere possibile, anche a Taranto, realizzare ciò che avviene negli altri Stati: l’industria deve inquinare il meno possibile ma deve continuare ad operare. I giovani tarantini hanno il diritto di poter lavorare nella propria terra»: è il pensiero di  Luigi Angeletti, segretario nazionale della Uil, ieri a Taranto per inaugurare la sede del sindacato in Piazzale Bestat, appena ristrutturata.
Angeletti ha tenuto una conferenza stampa assieme al segretario provinciale Giancarlo Turi e al segretario regionale Aldo Pugliese. Angeletti ha toccato varie tematiche: riguardo a risanamento ambientale e bonifiche ha sostenuto “spetta allo Stato occuparsene se Ilva non ha i fondi. Noi siamo lontanissimi dalle antiche idee comuniste ma lo Stato non può tirarsi indietro.
Il segretario Uil, infine, ha condannato l’assistenzialismo che ha caratterizzato il tessuto imprenditoriale ionico. «A Taranto – ha concluso – mancano gli imprenditori veri».
Il Corriere di Taranto ha ascoltato Angeletti nel corso della conferenza stampa: vi proponiamo tre momenti del dibattito.

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