E' iniziato questa mattina l'”assedio”
al Comune, che coinvolgerà via via altri Palazzi Istituzionali,
sulla piattaforma che in calce riportiamo, fino a risultati concreti.
Questo prima manifestazione è iniziata
con una buona partecipazione di vecchi (della precedente fase di
lotta dei Disoccupati Organizzati) e nuovi disoccupati, donne, che
testimonia la rabbia verso Istituzioni che non danno risposte e la
determinazione ad avviare una nuova fase di lotta per il lavoro e il
salario sociale; erano inoltre presenti in massa i lavoratori Coop.
L'Ancora della Pasquinelli/Amiu, e delegazione lavoratrici pulizia,
che hanno portato la denuncia della loro condizione di precarietà e
precise richieste.
Questa volontà di nuova fase di lotta
è stata rafforzata dal silenzio con cui assessori interessati, il
delegato sindaco e il presidente dell'Amiu hanno risposto stamattina
alle nostre richieste di incontro. Non è accettabile che chi nella
nostra città è corresponsabile del livello in cui è arrivata
l'emergenza lavoro (non facendo gli atti dovuti o rinviandoli sine
die) offenda disoccupati, lavoratori, chiudendo le porte anche agli
incontri con i loro rappresentanti sindacali.
Durante la manifestazione vi è stato
invece un incontro con il consigliere Capriulo che si è impegnato
nel prossimo consiglio comunale a presentare un Ordine del Giorno
sulle richieste della piattaforma.
L'assedio continua con prossime
iniziative:
IL 25 GENNAIO AL MATTINO SAREMO
AI TAMBURI – dove si intreccia la questione della nuova
raccolta differenziata e quella dell'avvio delle bonifiche – per
organizzare disoccupati, giovani, donne del quartiere e per
pretendere iniziative dalla circoscrizione comunale;
Saremo, poi, al prossimo consiglio
comunale, chiedendo di anche intervenire.
LA
NOSTRA PIATTAFORMA
RACCOLTA
DIFFERENZIATA PORTA A PORTA – CICLO RIFIUTI
L'ecotassa
che premierà i comuni virtuosi e penalizzerà città, come Taranto,
che invece stanno ai minimi di raccolta differenziata porta a porta,
l'aumento della Tares, pone l'urgenza di avviare subito il piano di
raccolta porta a porta, sia migliorando quello in corso a San Vito,
Lama, sia soprattutto iniziando il servizio nei tre quartieri
Tamburi, Paolo VI, Talsano.
A
questo ora devono essere concentrati tutti gli sforzi, per dare una
risposta sul piano ambientale nella nostra città e per non
penalizzare doppiamente i cittadini di Taranto.
Nello
stesso tempo, la raccolta differenziata porta a porta e la
realizzazione di un effettivo ciclo dei rifiuti, deve essere una
risposta a Taranto all'emergenza occupazionale.
Chiediamo:
-
un piano di assunzione di disoccupati e disoccupate già formati o da
formare con nuovi corsi di formazione (per cui con la presente
sollecitiamo la Regione) sulla raccolta e il ciclo di rifiuti, perchè
solo con un rapporto diretto tra operatori formati e cittadini è
possibile anche una verifica, stimolo, educazione alla differenziata;
-
l'ampliamento dell'organico nella selezione differenziata alla
Pasquinelli, con turnazione H24, perchè la raccolta differenziata
diventi anche una risorsa economica per la città.
BONIFICHE – LAVORO AI
DISOCCUPATI
Le
bonifiche ambientali devono essere una risposta ai gravi problemi di
salute e nello stesso tempo una risorsa lavorativa in città in cui
essa assume anche un significato di risarcimento sociale.
Per
questo, in riferimento all'appalto
del progetto esecutivo di bonifica dei suoli nel quartiere Tamburi e
all'aggiudicazione dell'appalto per l'esecuzione del piano delle
indagini integrative sulla falda sotterranea, lo Slai cobas per il
sindacato di classe, i Disoccupati Organizzati, chiedono che il
Comune impegni le Ditte vincitrici degli appalti a fare i lavori
assumendo disoccupati di Taranto.
Questa realtà richiede, quindi, una clausola sociale negli appalti pubblici dei lavori di bonifica che risponda al dramma di una disoccupazione che ha superato a Taranto il 40%.
Unita a corsi di formazione ad hoc finalizzati all'occupazione in questi lavori - un percorso già sperimentato positivamente nella nostra città.
Questa realtà richiede, quindi, una clausola sociale negli appalti pubblici dei lavori di bonifica che risponda al dramma di una disoccupazione che ha superato a Taranto il 40%.
Unita a corsi di formazione ad hoc finalizzati all'occupazione in questi lavori - un percorso già sperimentato positivamente nella nostra città.
SALARIO
SOCIALE AI DISOCCUPATI IN ATTESA DEL LAVORO
Chiediamo
il reddito minimo garantito per i disoccupati o coloro che hanno una
difficile ricollocazione lavorativa. Non si tratta di una misura
assistenziale, quanto piuttosto di un incanalamento mirato e
sostenuto al lavoro.
Questo
potrebbe coniugarsi ad un piano di formazione finalizzata al lavoro e
di lavori socialmente utili.
FINE
DEGLI APPALTI AL MASSIMO RIBASSO PER ORARI E SALARI DIGNITOSI
Chiediamo
che negli appalti pubblici, da un lato sia posto un limite al
”massimo ribasso”, dall'altro si ponga l'obbligo per le ditte
vincitrici del rispetto dei CCNL. A
Taranto siamo arrivati a ribassi del 40%, con orari di 11 ore
settimanali e un salario misero di 250 al mese...(v. Asili)
Gli
appalti al massimo ribasso sono illegali, violano contratti,
giurisprudenza, e sono in contrasto con l'art.36 della
Costituzione.
Gli appalti al massimo ribasso diventano poi una porta spalancata alla criminalità di Ditte affaristiche, col rischio già in essere di far diventare i lavori delle bonifiche, dei servizi essenziali terreni di aperta illegalità e di ritorno alla grande della criminalità a Taranto.
Gli appalti al massimo ribasso diventano poi una porta spalancata alla criminalità di Ditte affaristiche, col rischio già in essere di far diventare i lavori delle bonifiche, dei servizi essenziali terreni di aperta illegalità e di ritorno alla grande della criminalità a Taranto.
ESENZIONE
DI TASSE, IMU, BOLLETTE, EQUITALIA, ECC.
Chiediamo
che i disoccupati, le famiglie disagiate siano esentate dal pagamento
di tasse, bollette, equitalia.
SLAI
COBAS per il sindacato di classe
via
Rintone, 22 Taranto (aperta martedì e giovedì dalle 17,30 alle
19,30) – 3475301704 – slaicobasta@gmail.com
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