lunedì 20 gennaio 2014

L'Assedio dei Palazzi per il lavoro e il salario è cominciato!

E' iniziato questa mattina l'”assedio” al Comune, che coinvolgerà via via altri Palazzi Istituzionali, sulla piattaforma che in calce riportiamo, fino a risultati concreti.
Questo prima manifestazione è iniziata con una buona partecipazione di vecchi (della precedente fase di lotta dei Disoccupati Organizzati) e nuovi disoccupati, donne, che testimonia la rabbia verso Istituzioni che non danno risposte e la determinazione ad avviare una nuova fase di lotta per il lavoro e il salario sociale; erano inoltre presenti in massa i lavoratori Coop. L'Ancora della Pasquinelli/Amiu, e delegazione lavoratrici pulizia, che hanno portato la denuncia della loro condizione di precarietà e precise richieste.

Questa volontà di nuova fase di lotta è stata rafforzata dal silenzio con cui assessori interessati, il delegato sindaco e il presidente dell'Amiu hanno risposto stamattina alle nostre richieste di incontro. Non è accettabile che chi nella nostra città è corresponsabile del livello in cui è arrivata l'emergenza lavoro (non facendo gli atti dovuti o rinviandoli sine die) offenda disoccupati, lavoratori, chiudendo le porte anche agli incontri con i loro rappresentanti sindacali.

Durante la manifestazione vi è stato invece un incontro con il consigliere Capriulo che si è impegnato nel prossimo consiglio comunale a presentare un Ordine del Giorno sulle richieste della piattaforma.

L'assedio continua con prossime iniziative: 

IL 25 GENNAIO AL MATTINO SAREMO AI TAMBURI – dove si intreccia la questione della nuova raccolta differenziata e quella dell'avvio delle bonifiche – per organizzare disoccupati, giovani, donne del quartiere e per pretendere iniziative dalla circoscrizione comunale;
Saremo, poi, al prossimo consiglio comunale, chiedendo di anche intervenire.

LA NOSTRA PIATTAFORMA

RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA – CICLO RIFIUTI
L'ecotassa che premierà i comuni virtuosi e penalizzerà città, come Taranto, che invece stanno ai minimi di raccolta differenziata porta a porta, l'aumento della Tares, pone l'urgenza di avviare subito il piano di raccolta porta a porta, sia migliorando quello in corso a San Vito, Lama, sia soprattutto iniziando il servizio nei tre quartieri Tamburi, Paolo VI, Talsano.
A questo ora devono essere concentrati tutti gli sforzi, per dare una risposta sul piano ambientale nella nostra città e per non penalizzare doppiamente i cittadini di Taranto.
Nello stesso tempo, la raccolta differenziata porta a porta e la realizzazione di un effettivo ciclo dei rifiuti, deve essere una risposta a Taranto all'emergenza occupazionale.
Chiediamo:
- un piano di assunzione di disoccupati e disoccupate già formati o da formare con nuovi corsi di formazione (per cui con la presente sollecitiamo la Regione) sulla raccolta e il ciclo di rifiuti, perchè solo con un rapporto diretto tra operatori formati e cittadini è possibile anche una verifica, stimolo, educazione alla differenziata;
- l'ampliamento dell'organico nella selezione differenziata alla Pasquinelli, con turnazione H24, perchè la raccolta differenziata diventi anche una risorsa economica per la città.

BONIFICHE – LAVORO AI DISOCCUPATI
Le bonifiche ambientali devono essere una risposta ai gravi problemi di salute e nello stesso tempo una risorsa lavorativa in città in cui essa assume anche un significato di risarcimento sociale.
Per questo, in riferimento all'appalto del progetto esecutivo di bonifica dei suoli nel quartiere Tamburi e all'aggiudicazione dell'appalto per l'esecuzione del piano delle indagini integrative sulla falda sotterranea, lo Slai cobas per il sindacato di classe, i Disoccupati Organizzati, chiedono che il Comune impegni le Ditte vincitrici degli appalti a fare i lavori assumendo disoccupati di Taranto.
Questa realtà richiede, quindi, una clausola sociale negli appalti pubblici dei lavori di bonifica che risponda al dramma di una disoccupazione che ha superato a Taranto il 40%.
Unita a corsi di formazione ad hoc finalizzati all'occupazione in questi lavori - un percorso già sperimentato positivamente nella nostra città.
SALARIO SOCIALE AI DISOCCUPATI IN ATTESA DEL LAVORO
Chiediamo il reddito minimo garantito per i disoccupati o coloro che hanno una difficile ricollocazione lavorativa. Non si tratta di una misura assistenziale, quanto piuttosto di un incanalamento mirato e sostenuto al lavoro.
Questo potrebbe coniugarsi ad un piano di formazione finalizzata al lavoro e di lavori socialmente utili.

FINE DEGLI APPALTI AL MASSIMO RIBASSO PER ORARI E SALARI DIGNITOSI
Chiediamo che negli appalti pubblici, da un lato sia posto un limite al ”massimo ribasso”, dall'altro si ponga l'obbligo per le ditte vincitrici del rispetto dei CCNL. A Taranto siamo arrivati a ribassi del 40%, con orari di 11 ore settimanali e un salario misero di 250 al mese...(v. Asili)
Gli appalti al massimo ribasso sono illegali, violano contratti, giurisprudenza, e sono in contrasto con l'art.36 della Costituzione.
Gli appalti al massimo ribasso diventano poi una porta spalancata alla criminalità di Ditte affaristiche, col rischio già in essere di far diventare i lavori delle bonifiche, dei servizi essenziali terreni di aperta illegalità e di ritorno alla grande della criminalità a Taranto.

ESENZIONE DI TASSE, IMU, BOLLETTE, EQUITALIA, ECC.
Chiediamo che i disoccupati, le famiglie disagiate siano esentate dal pagamento di tasse, bollette, equitalia.

SLAI COBAS per il sindacato di classe
via Rintone, 22 Taranto (aperta martedì e giovedì dalle 17,30 alle 19,30) – 3475301704 – slaicobasta@gmail.com


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