mercoledì 15 gennaio 2014

Trasformiamolo in un esercito che si ribella e lotta per il lavoro - 20 gennaio ore 9.30 piazza Castello

Taranto, un esercito di «senza lavoro»

TARANTO – Sono oltre 115mila i senza lavoro in provincia di Taranto, secondo i sindacati confederali, riferiti al novembre del 2013. In particolare, la disoccupazione si attesta sul 29,8% (+ 1,1% rispetto allo scorso anno), mentre gli inoccupati sono il 15,43 % (15,75% nel 2012). La somma determina un livello del 45,29%, con un incremento rispetto al 2012, chiuso con il 44,55%. “Un vero e proprio esercito quello dei senza lavoro” hanno sottolineato i segretari di Cgil (Luigi D’Isabella), Cisl (Daniela Fumarola) e Uil (Giancarlo Turi), nel corso di una conferenza stampa in cui si è fatto il punto dello stato generale dell’economia locale e delle vertenze in atto che riguardano diverse aziende.
E’ indicativo anche il dato relativo agli ammortizzatori sociali: “il totale delle ore di Cassa integrazione rilevate su base annua 'novembre 2012-novembre 2013) – hanno spiegato, riferendosi al dato provinciale - evidenzia un incremento del 19,6% (da 791.888 a 947.353). Su base regionale la Puglia ha valori di crescita pari all’88,6%”.

Sono 206.085 le ore di cassa integrazione ordinaria richieste a novembre, con una flessione del 71,3% su base annua. Cresce, invece, la cassa integrazione straordinaria: 545.340 le ore richieste a novembre con un incremento sul mese precedente del 21,3% e del 1.388,7% su base annua. La cassa integrazione in deroga fa registrare una richiesta di 195.928 ore a novembre con un incremento su base mensile del 71,1% e un incremento su base annua del 859,3%. Il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali diviene “l'obiettivo primario da perseguire con immediatezza – hanno aggiunto i sindacati – per la tenuta dell’intero sistema socio-economico e produttivo”.

I sindacalisti si sono soffermati anche sulle vicende dell’Ilva:se da un lato “il deflagrarsi della crisi del polo siderurgico ha trovato significative risposte da parte della politica”, che ha adottato provvedimenti in materia di bonifiche e applicazione dell’Aia, dall’altro preoccupano “i ritardi accumulati per gli interventi in materia sanitaria” e “non si possono ignorare le difficoltà economiche in cui versa l'Ilva, che stanno rallentando l’avvio dell’applicazione dell’Aia”. Per cui occorrono “apposite strategie finanziarie per sostenere la realizzazione delle opere”.
13 Gennaio 2014

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