IL CORAGGIO DEL CAMBIAMENTO (che manca).
Oggi il Consiglio Comunale di Taranto ha affidato “in House” (cioè direttamente “in casa” ad una
sua società, l’AMIU) il servizio di smaltimento rifiuti per i prossimi 9 anni, procedendo poi a
ricapitalizzare la stessa AMIU, coprendo le perdite di questi ultimi anni, con una somma di 20
milioni di €uro, prelevati dal bilancio comunale.
Nei giorni scorsi erano state aumentate le tariffe TARSU 2013 del 18%, che solo a seguito delle
proteste dei commercianti locali erano state aumentate del solo 10%, con la restante parte da
coprire (3 mln e 200 mila euro) prelevati dal bilancio comunale. A fronte, tra l’altro, di un servizio
d’igiene scarso fornito ai cittadini.
Di fronte ad un evidente problema nella gestione dell’azienda AMIU, che oramai costa ai cittadini
di Taranto circa 40 milioni di euro (a cui vanno aggiunti i circa 13 mln che vanno alla discarica
CISA) la politica nostrana ha saputo dare la solita risposta: MAGGIORI TASSE E SOLDI
PUBBLICI. Mantenendo il proprio controllo sulla società, oggi garbatamente chiamato “analogo”.
E’ perciò mancato il CORAGGIO DEL CAMBIAMENTO. Quello che ho sempre definito e
perseguito del riformismo radicale (per stare ai giorni una proposta “renziana”).
Tralasciando le varie anomalie amministrative negli atti presupposti (di cui si discuterà in altra
sede), sommessamente ricordo che un’altra legittima proposta era possibile per segnare una
discontinuità con il passato ed indicare la strada del cambiamento:
affermando
l’uscita dei nomitati della politica dai consigli d’amministrazione e dai vari incarichi di
sottogoverno amiu;
affermando
il modello pubblicoprivato,
con la maggioranza della proprietà pubblica ma
coinvogendo il privato nella gestione, come avvenuto nei comuni più avanzati e dove il servizio
funziona meglio e costa meno (la c.d. gara a doppio oggetto).
Ma per fare il cambiamento vero ci vuole il coraggio! E quello da noi manca.
Dante CapriuloConsigliere
Comunale di Taranto
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