sabato 7 dicembre 2013

"DIVIETO DELL'USO DEL CORPO FEMMINILE A FINI PUBBLICITARI..." - Dalla piattaforma dello "sciopero delle donne" del 25 novembre

Uso del corpo femminile al fine di pubblicizzare gli eventi per le festività natalizie è invece avvenuto da parte del Comune e del Sindaco Stefàno.
"Stefano non se n'era proprio accorto delle ragazze..."
Questo è un fatto, che nessuno, neanche le due ragazze, possono nascondere!
E l'uso sta in tutto. Nelle ragazze che stanno per tutta la presentazione lì "impalate", zitte chiaramente, a fare da "belle statuine" da vedere; non solo nel vestito, che chiaramente era adeguato al ruolo.
E alcuni interventi di questi giorni, volti nella loro intenzione a rendere "normale" quella presenza di donna-ornamento, sono peggiori del male:
come il responsabile Giuseppe Fornaro dell'Agenzia organizzatrice della cosa quando dice che voleva fare un "regalo" all'amministrazione...  - non facendo pertanto alcuna differenza tra un pacco-regalo e delle ragazze; o, lo stesso quando aggiunge che non deve essere messa in discussione la "professionalità delle modelle" - non spiegando di quale professionalità parla, quella di stare in piedi, ferme per tanto tempo?;
o come la consulente finanziaria Maria Galasso che a giustificazione ricorda che "...In tutte le manifestazioni sono presenti hostess e steward di bella presenza che si occupano di ricevere visitatori. Molti, anzi, tutti, sono studenti che si arrabattano per portare a casa qualche euro. Che male c'è";
o, per finire sul ridicolo, il sindaco che dice che "lui non se ne era proprio accorto...".

Le ragazze hanno in questo modo "portato a casa qualche euro"? Ma anche le "veline" portano a casa più di qualche euro; anche le ragazze che ora, sempre più, i partiti maggiori nei loro "eventi politici" usano dietro al palco come "belle statuine" si portano a casa soldi; ecc. ecc.
Ma appunto, si portano a casa un pò di soldi per l'uso che viene fatto solo e soltanto del loro corpo!

E a Taranto questo avviene in una situazione in cui la dignità delle donne viene messa sotto i piedi dallo stesso sindaco, come le lavoratrici degli asili comunali costrette a lavorare per pochi euro.
O come le lavoratrici della società dell'assessore alle attività produttive Zaccheo, tenute a sottosalario, truffando sulle ore lavorate, sui diritti.
Questa è l'altra faccia della medaglia.

Non si tratta di ricevere scuse dal sindaco e dall'amministrazione, si tratta che questi non hanno alcuna dignità, diritto di governare.

Nessun commento:

Posta un commento