mercoledì 18 dicembre 2013

l'Amiu non ne fa una giusta... - protesta la lega ambiente

Scempio in via Nitti, denuncia di Legambiente

alberi
Legambiente non ci sta e scende in campo per protestare contro il modo «assurdo e inadeguato» di potare gli alberi.
A far esplodere l’indignazione dell’associazione ambientalista sono le segnalazioni, corredate da numerose fotografie, che le sono arrivate dai cittadini residenti in via Nitti. E proprio le potatura agli alberi di via Nitti «erano state oggetto – spiega Legambiente – nel lontano 2009 di una nostra accorata denuncia. Da svariati anni tentiamo di collaborare con il Comune fornendogli la consulenza gratuita dei nostri agronomi per garantire alla città una corretta manutenzione del verde pubblico: tuttavia, ogni anno, si ripetono potature su piante che non le tollerano affatto e che, a seguito di tali interventi, sono destinate a morire o ad ammalarsi in breve tempo perché le continue e drastiche potature indeboliscono le piante e ne abbreviano la vita. Ne sono un esempio – aggiunge Legambiente – i tanti scheletri rimasti in tante vie di Taranto. Torniamo a chiedere: perchè?».
Secondo Legambiente, infatti, gli interventi di potatura «devono essere effettuati esclusivamente laddove indispensabili e nell’assoluto rispetto sia delle buone pratiche forestali sia del regolamento del verde. Gli stessi, inoltre, non devono riguardare indiscriminatamente tutti gli esemplari insistenti in ogni strada oggetto dell’intervento ma solo quelli per i quali sussista una reale esigenza accertata. E invece – prosegue Legambiente – continuano gli interventi su chiome che hanno uno sviluppo contenuto. Come lo avevano altri alberi, proprio di via Nitti, ridotti negli anni scorsi a tre tristi monconi. Tra l’altro, eliminare gran parte dell’apparato fogliare è una vera follia in una città fortemente inquinata come la nostra perché riduce drasticamente la capacità fotosintetica e l’azione di trattenimento delle polveri sottili. Senza poi sottovalutare il problema degli uccelli cui è stata tolta la possibilità di ripararsi durante la notte e di cibarsi dei frutti che erano presenti sulla chioma. Il Comune – sottolinea Legambiente – ha acquistato e piantumato numerosi alberi: ma che senso ha piantare alberi se poi non si sa curarli ed anzi li si condanna a morte con potature inutili?».
A proposito poi della decisione di liberare l’Amiu dall’onere della cura del verde urbano, Legambiente è dell’opinione che «in attesa che si affidi il servizio il Comune dovrebbe perlomeno impedire interventi assurdi. Esiste un regolamento del verde, approvato dallo stesso Comune, che sanziona questi interventi. Noi – conclude legambiente – torniamo a chiedere che il Comune lo faccia rispettare. O bisognerà rivolgersi all’autorità giudiziaria?».

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