Come si vede dalle notizie che riportiamo sotto, la lotta dei disoccupati e dei precari sta tornando con forza sulla scena. Non è evidentemente un caso che quasi contemporaneamente si sviluppino iniziative: da un lato perchè la situzione della mancanza di lavoro, di prospettive si fa ogni giorno più pesante e inaccettabile; dall'altra perchè Roma del 19 ottobre e le mobilitazioni successive mostrano che è il momento buono.
Lo Slai cobas per il sindacato di classe a Taranto non ha mai smesso anche in questi mesi di battersi su alcuni precisi obiettivi:
- lavoro per i disoccupati nella raccolta differenziata porta a porta, nel ciclo rifiuti e ora nelle bonifiche ambientali, attraverso anche corsi di formazione, retribuiti e finalizzati all'occupazione;
- salario garantito per chi è in attesa di lavoro o ha perso il lavoro e non ha alcun ammortizzatore sociale
- clausola sociale negli appalti pubblici che vincoli le ditte ad assumere su Taranto i disoccupati formati e in lotta;
- no ad appalti al massimo ribasso che si traducono in orari e salari osceni al "massimo ribasso"; garanzia di ore e salari per un livello di vita decente;
- detassazione, non pagamento di ticket sanitari, di tariffe per disoccupati, precari.
A questo si aggiungono, dopo lo sciopero delle donne, la piattaforma delle donne su lavoro, salario e case, ecc.
Per questo occorre una nuova mobilitazione di massa dei disoccupati, precari, donne, giovani a Taranto, è necessario una riorganizzazione.
IL MOMENTO E' BUONO!
GIOVEDI' 12 DICEMBRE ASSEMBLEA ALLE ORE 17,30 PRESSO LA SEDE SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE, VIA RINTONE, 22.
ROMA - Occupata da precari, studenti e disoccupati l'agenzia Porta Futuro, in preparazione della mobilitazione generale del 6 dicembre. Qui di seguito il comunicato diffuso alla stampa dagli attivisti e occupanti...
Siamo qui perchè riteniamo questo luogo un simbolo della contraddizione tra mondo della formazione e mercato del lavoro; da una parte infatti un tasso di disoccupazione giovanile che secondo i dati istat ha raggiunto il 44% con aumenti del 12% annuo; dall'altra un'università ormai completamente aziendalizzata dove il sapere che viene trasmesso, lungi dall'essere neutro è un dispositivo che educa allo sfruttamento...
Il tanto invocato inserimento lavorativo dei giovani, millantato da strutture come questa, è solo un punto per programmi elettorali di una classe dirigente che si ostina a perpetrare politiche sempre più distanti dalle reali esigenze della popolazione, un altro modo di obbligare alla precarietà e allo sfruttamento chi non ha altra possibilità che accettare condizioni lavorative pessime, orari inumani e nessun diritto...
abbiamo accolto la sfida di lanciare una giornata di mobilitazione che riesca a fare emergere le istanze e le rivendicazioni di quel "settore giovanile" che ha attraversato in maniera incidente le piazze d'autunno, in questo senso l'assedio al dipartimento delle politiche giovanili della presidenza del consiglio e la contestazione al ministro Carozza durante l'inaugurazione dell'anno accademico di tor vergata vogliono essere un' passaggio obbligato per segnalare come la stratificazione degli
interessi pubblici, completamente dipendenti da quelli privati, si riduca ormai a una dicotomia nettissima: da una parte chi paga la crisi, dall'altra chi specula nascondendo dietro le drastiche misure di austerity gli ingenti finanziamenti destinati alle grandi opere inutili, dal tav al muos...
A chi ci vuole ordinati in fila agli sportelli ad aspettare graduatorie per cui risulteremo non idonei, composti a prendere appunti ascoltando lezioni molto poco stimolanti, silenziosi e servili con i nostri grembiuli da cameriere mentre ci facciamo sfruttare dall'ennesimo locale alla moda,
rispondiamo che siamo stanchi di farci prendere in giro da politici, baroni e padroni di turno, che la precarietà e le misure di austerity non abbiamo la minima voglia di accettarle a testa bassa..
NON CHIEDIAMO NIENTE, CI RIPRENDIAMO TUTTO!
NAPOLI - Dopo mesi di durissime proteste (occupazioni di stazioni ferroviarie, blocchi stradali, di sedi di partito, l'occupazione dell'Inceneritore di Acerra) effettuate nell'area metropolitana napoletana i Precari BROS hanno - finalmente - strappato la convocazione del Tavolo Interistituzionale per discutere, alla presenza di tutti i soggetti istituzionali, il futuro della loro Vertenza. Martedì 3 ottobre - a Roma - presso il Ministero del Lavoro, in Via Fornovo, si svolgerà l'Incontro tra il governo nazionale, la Regione Campania, la Provincia di Napoli ed il Comune di Napoli per stabilire le modalità di utilizzo di circa 7,5 milioni di Euro da tempo stanziati e che l'arroganza antisociale ed antidemocratica della Regione Campania si rifiuta di utilizzare per le attività dei Precari BROS... Soldi che potrebbero essere utilizzati nell'importante comparto (l'ambiente e la tutela del territorio) in cui sono stati formati ed hanno svolto attività di formazione/lavoro...
I Precari BROS hanno pagato con la repressione sempre e con la sospensione delle attività progettuali ora la loro partecipazione ai movimenti di lotta generali che percorrono il territorio napoletano...
...l'Incontro del 3 Dicembre a Roma - imposto dopo mesi di diffusa ed articolata mobilitazione di piazza - costituisce un risultato della lotta ed un tassello importante di una Vertenza la quale si concluderà solo al raggiungimento del diritto al lavoro/reddito per tutti.
Non è un caso che a Roma assieme ai Precari BROS saranno presenti molti attivisti dei movimenti di lotta napoletani a testimoniare un legame umano e politico che ogni giorno si manifesta nelle strade napoletane e che, anche a Roma, conoscerà una ennesima espressione di unità e di positiva complicità.
NERVIANO – MILANO - Il 5 Dicembre avremo un incontro con l'assessore alle politiche sociali... Lanciamo un presidio sotto il comune per dare forza alle nostre richieste...
Sabato 23 Novembre si è svolta alla ex meccanica di Nerviano l'assemblea del comitato disoccupati e precari. All'ordine del giorno la piattaforma rivendicativa che da tempo abbiamo presentato e l'organizzazione delle future iniziative di lotta e di sostegno a disoccupati e precari...
Da subito sono emerse le problematiche da affrontare come la battaglia generale per il salario minimo garantito e questioni immediate come la casa, il sostegno al reddito, il pagamento delle bollette, i trasporti e la sanità gratuita e la ghettizzazione giovanile.
A nulla e' servito il rocambolesco intervento di un consigliere di maggioranza, teso a provocare l'assemblea. La risposta che ha rimandato al mittente la provocazione e' arrivata da chi ha uno sfratto imminente e a cui il comune continua a non dare risposte, da chi da oltre un mese aspetta un incontro con gli assistenti sociali, da chi vive una situazione di povertà per via della disoccupazione e non riceve nessun sostegno dal comune e dai giovani che rimangono ghettizzati in un parco senza punti di aggregazione...
Dall'assemblea e' emerso chiaramente il fatto che solo l'autorganizzazione può fare futuro e prospettive a disoccupati e precari...
COMITATO DISOCCUPATI - PRECARI DI NERVIANO
GIUGLIANO IN CAMPANIA – NAPOLI - Ambiente e lavoro sono una lotta sola
Il nostro Comitato ha iniziato a mobilitarsi per le Bonifiche dal Gennaio 2013...
1) Ritiro immediato del Bando dell'Inceneritore di Giugliano: è una vittoria indispensabile per le nostre rivendicazioni sulle bonifiche. Siamo contro gli inceneritori non solo a Giugliano, ma ovunque. Il nostro no all'inceneritore è motivato del fatto che il modello "discarica/inceneritore" va esclusivamente a vantaggio degli speculatori mentre "raccolta differenziata/ riciclo" è un modello che può dare lavoro ed una corretta chiusura del ciclo delle merci, soprattutto se messo sotto controllo dei cittadini.
2) Bonifiche "sotto controllo operaio e popolare": partiamo dal dire che non ci importa quanto costeranno le bonifiche, il nostro diritto alla salute non ha un prezzo! Le bonifiche vanno iniziate e devono essere serie! Noi esigiamo che la bonifica sia totale e dunque vogliamo che venga costituita
una sola azienda pubblica che si occupi delle bonifiche in Campania e che assuma prioritariamente lavoratori dai Comitati, soprattutto di disoccupati, che si sono spesi nella lotta ambientale sul territorio. I lavoratori che entreranno all'interno dei cantieri garantiranno il "controllo operaio" dei
lavori e la comunicazione alla Popolazione tramite Assemblee Popolari Permanenti in merito all'andamento dei lavori...
3) Chi ha inquinato deve pagare: crediamo che le bonifiche debbano essere materialmente pagate dagli industriali che si sono arricchiti sullo smaltimento dei rifiuti tossici. Far ricadere sulle casse dello Stato, e dunque sulle tasse dei lavoratori, il costo delle bonifiche ci sembra un "salvi tutti" che non vogliamo concedere.
4) Rivendicazioni presso le istituzioni: noi non siamo pregiudizialmente contrari all'incontro con le istituzioni. Certo, forte è il rischio di farsi ingannare, dunque vanno scelti i tavoli giusti su cui avanzare le rivendicazioni e soprattutto esse vanno difese con la lotta e portate avanti da una posizione di forza conquistata con la mobilitazione di massa e con azioni incisive.
Comitato Disoccupati Giuglianesi
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