lunedì 1 febbraio 2016

Invece di perseguire le aziende schiaviste e assassine dei braccianti, la Regione dà loro soldi. E si continua parlare solo di caporali e si nasconde il caporalato legalizzato delle agenzie interinali. Senza la lotta dei braccianti e delle braccianti, queste misure serviranno solo a dare altri soldi ai padroni

La piaga del caporalato arrivano i fondi per trasporti e ospitalità

LELLO PARISE
SCENDE in campo la Regione all'indomani della scelta della procura di Trani di indagare le agenzie interinali, sospettate di sfruttare i braccianti agricoli, per intermediazione illecita ed estorsione. Nel bilancio di previsione per il 2016 che sarà discusso e approvato dall'assemblea di via Capruzzi lunedì e martedì della prossima settimana, salta fuori 1 milione di euro destinato a «contrastare la lotta al caporalato ». Con la metà di questo finanziamento, sarà possibile elargire contributi a chi assicura il trasporto degli "stagionali". Gli altri 500mila euro saranno assegnati alle aziende agricole che si organizzeranno in proprio per ospitare gratuitamente gli stessi "stagionali". È il tentativo di esorcizzare i ghetti della vergogna e di scongiurare che gli extracomunitari non solo siano costretti a vivere come schiavi, ma debbano anche sopportare i taglieggiamenti dei capoccia perfino per essere trascinati a sgobbare nei campi.

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