GENOVA - La famiglia Riva, ormai ex proprietaria del gruppo Ilva, scrive al commissario europeo alla concorrenza, Margrehe Vestager. E riventica il diritto a un giusto indennizzo per quello che ritengono un "esproprio subito". Una mossa che arriva pochi giorni dopo l'annuncio di un ricorso al Tar contro il decreto che ha autorizzato la cessione degli impianti industriali.
"Vogliamo diradare la nebbia che è stata creata intorno all'Ilva e preservare il nostro diritto di richiedere il giusto indennizzo a chi ha violato il pacifico godimento dei nostri beni", scrivono nella lunga lettera pubblicata su Panorama.
L'azienda è stata commissariata per rientrare nei vincoli ambientali, ma secondo i Riva "non c'è alcuna prova che Ilva, sotto il controllo di Riva Fire Spa, abbia mai violato la normativa europea e-o italiana in materia ambientale. Né alcuna autorità giudiziaria o amministrativa ha mai accertato il contrario", continua la lettera.
Infine, la stoccata al Governo: "La motivazione di fondo dell'ingiusto esproprio che abbiamo subito - conclude la missiva - non risiede dunque nella violazione, in realtà inesistente, di norme ambientali o dell'Aia, ma è interamente riconducibile ad uno scontro istituzionale tra confliggenti iniziative politiche e giudiziarie".
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