mercoledì 25 ottobre 2017

Domani le mamme coraggio dei Tamburi sotto Palazzo di città - Diciamo Basta con gli "arresti domiciliari" di un'intera popolazione!

"Domani, le mamme coraggio dei Tamburi delle scuole Deledda e Vico si faranno sentire sotto al Palazzo del Sindaco er urlare la loro rabbia che il Win day è tutti i giorni. Chi vuole riunirsi non solo dei Tamburi ma tutta la città, E' ORA DI DIRE BASTA. Le mamme coraggio del quartiere Tamburi" - Dal loro messaggio


Lo Slai cobas appoggia la protesta delle "mamme coraggio" e il 27 - giorno di mobilitazione/sciopero nazionale - nel presidio che terrà sempre sotto Palazzo di città con vari settori di lavoratori, precari, donne di Paolo VI, i lavoratori cimiteriali che da mesi lottano perchè dalle parole e piani sulla carta sulle bonifiche si passi ai fatti - continueremo questa battaglia. 
I PARCHI MINERALI DEVONO ESSERE SUBITO COPERTI!
Come dicono le mamme dei Tamburi, tutta la città si deve mobilitare.

Solo la lotta forte autorganizzata, l'unità nella lotta tra operai Ilva e masse popolari di Taranto, una lotta prolungata che non si deve fermare a incontri, ma pretendere risultati concreti, è ciò che può cambiare una situazione di attacco alla salute (e al lavoro) sempre più grave!
A Paolo VI, per rispondere e respingere le sceneggiate offensive di Presidenti, si sta cominciando a organizzare un Comitato popolare di lotta, fuori da sindacati confederali e da partiti istituzionali, facciamolo anche ai Tamburi. 

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Un intero quartiere, i Tamburi, semplicemente non deve vivere (ma anche gli altri quartieri non stanno bene). 
Padroni vecchi e nuovi, Governi, ultimo questo di Gentiloni, devono salvaguardare i loro sporchi interessi, rinviare fino al 2023 di uscire soldi per la copertura dei parchi minerali dell'Ilva, e invece sono gli operai, bambini, donne, anziani che si devono "coprire", devono cessare le normali attività quotidiane, non devono andare a scuola, non devono uscire per comprare da mangiare, ecc. non devono respirare... 
Questo non può essere!
Di fatto si sta realizzando ciò che Riva propose anni fa e che ora viene attuato direttamente dal governo con i suoi decreti: era il quartiere Tamburi che doveva allontanarsi, era il cimitero che doveva essere trasferito. Una sorta di deportazione di massa; mentre i padroni devono continuare ad inquinare; mentre gli operai dell'Ilva e dell'appalto - che non possono neanche allontanarsi o rinchiudersi in casa - dovevano continuare a respirare polveri minerali, in particolare pm10 e benzo(a)pirene.  


Al quartiere Tamburi oggi, per la prima volta, saranno anche chiuse le scuole a causa del 'wind-day'; ma i venti di tramontana o di maestrale in una città come Taranto non sono affatto un'eccezione; e quindi i bambini, i ragazzi dei Tamburi dovranno avere meno diritti all'istruzione di altri bambini e ragazzi.

Arpae Asl si limitano a segnalare i giorni di vento forte. Il Comune dichiara di voler impugnare l'ultimo decreto che rinvia ad agosto del 2023 gli interventi ambientali, ma nei fatti i provvedimenti annunciati sono la promozione di campagne informative più incisive per i cittadini (quando i cittadini sanno molto bene, sono diventati degli "esperti" di cosa significa inquinamento), "ispezioni straordinarie per verificare l'ottemperanza da parte delle industrie dell'obbligo di contenimento della propria produzione e della maggiore filmatura del materiale in giacenza durante i wind day"; lo stesso presidente della Regione, Michele Emiliano, dichiara che «la Regione intende impugnare il Dpcm per l’Aia». Cioè i toni possono essere più duri, MA E' NECESSARIO PASSARE AD ORDINANZE VERSO L'ILVA CHE ABBIANO EFFETTI IMMEDIATI.

E anche questo non è frutto di incontri, o di convocazioni al Mise dell'ultimora, ad latere del Tavolo MA DELLA LOTTA GENERALE!

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