Chiedono condizioni decenti di alloggio, il pocket money - la miseria di 2,50 euro al giorno che serve almeno alle minime spese, e soprattutto il rilascio dei documenti di identità che devono essere dati dopo tre mesi. I migranti oggi hanno manifestato anche contro la revoca per alcuni di loro del permesso di soggiorno.
Ma, ancora una volta, questura e prefettura, invece di perseguire quelle associazioni che si ingrassa le tasche con i soldi dell'accoglienza ma non rispettano neanche le norme di legge, reprimono i migranti in lotta e ora vogliono addirittura espellerli.
Circa un mese fa lo Slai cobas, chiamato dai migranti della stessa Associazione "Costruiamo Insieme" che sono presso la sede di via Galeso, per discutere e affrontare problematiche simili a quelle che hanno portato alla protesta di questi giorni, si trovò dopo alcuni minuti in cui si stava tenendo tranquillamente l'assemblea, alla richiesta perentoria dell'associazione di mettere fine alla stessa assemblea.
E' evidente che le associazioni hanno paura che i migranti si organizzino e lottino e scoprano le loro malefatte.
ALTRO CHE "COSTRUIAMO INSIEME"... I responsabili di queste associazioni vogliono solo costruirsi per sè stessi utili sporchi.
Facciamo sentire la voce solidale della Taranto antirazzista.
Nessun commento:
Posta un commento