"Landini invita il governo a «non fare il gioco delle tre carte»:
«Conosceva benissimo – attacca – cosa stava proponendo Mittal visto che
la proposta che ci ha girato Am Investco era firmata dai tre Commissari
straordinari nominati dall’esecutivo, e cioè licenziamenti e
riassunzioni secondo il Jobs Act senza quindi l’articolo 18»....
Ma se i sindacati (ed è proprio così) sapevano già prima il piano di ArcelorMittal, perchè non hanno subito chiamato gli operai a scioperare? Anche loro hanno aspettato il Tavolo, e prima avevano accettato il rinvio dell'incontro a Roma...
Landini torna a ribadire: "è ora di entrare con denaro
pubblico, attraverso Cassa depositi e prestiti, nella proprietà del
gruppo, in modo che lo Stato possa fare da garanzia..."
Questa proposta presentata come "di garanzia" di fatto è un favore ad ArcelorMittal che invece di uscire lui altri soldi per garantire occupazione per tutti e continuità contrattuale, può rimandare alla Cdp la questione fondi. Fermo restando che finora lo Stato non è stato affatto una garanzia per i lavoratori, ma solo per i padroni con ben 11 decreti.
Infine, sull’annullamento del tavolo sull’Ilva, Landini dice: «Le
condizioni non le cambi senza mobilitazione – dice alla platea delle
tute blu riunita a Roma..."
Allora, perchè neanche la Cgil parla di riprendere subito lo sciopero, la lotta?
Landini fa demagogia sulla stampa e ai convegni e fa il pompiere verso i lavoratori, una buona parte dei quali vorrebbe continuare la mobilitazione.
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