Genova - Riunione stamane tra le segreterie di Fiom, Fim e Uilm e la Rsu dell’Ilva a Genova. L’obiettivo era raggiungere una posizione comune rispetto alla delicata vertenza, dopo la comunicazione da parte di Am InvestCo di 600 esuberi su Genov a (4000 complessivamente in tutti gli stabilimenti, ndr), poi «ritirati» insieme alla lettera firmata dalla stessa AncelorMittal e dai commissari lunedì 9 ottobre nel corso del tavolo al Ministero dello sviluppo economico.
«Abbiamo indicato qual è la nostra posizione: tutti i 14mila lavoratori degli stabilimenti Ilva dovranno essere assunti da AncelorMittal, alle stesse condizioni salariali e contrattuali - ha detto al termine dell’assemblea genovese Bruno Manganaro, segretario provinciale Fiom- . Questo deve valere ancora di più per Genova, dove esiste un accordo di programma che tutela i livelli salariali e occupazionali», ha aggiunto il sindacalista.Dopo la manifestazione di una settimana fa, i sindacati genovesi hanno dunque scelto di attendere la chiamata da Roma per la riapertura del tavolo di trattativa nazionale e per quello dedicato allo stabilimento di Cornigliano. Oggi dall’assemblea alcuni lavoratori hanno chiesto che l’incontro arrivi in tempi rapidi: «I problemi - ha spiegato Manganaro - non sono i tempi: se ci vuole più tempo nessuno si straccia le vesti. L’importante è che sia un incontro proficuo. Perchè se si organizza un tavolo con le premesse dell’ultima volta, non siamo davanti ad una trattativa, ma ad un ricatto».
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