ILVA prossimi incontri 9 novembre e 14 novembre - Non bisogna avere fiducia in padroni-governo e sindacati confederali ma lottare - solo la lotta paga!
Prossimi incontri fissati per il 9 novembre alle 10.30 su Piano industriale e 14 novembre alle 9 piano Ambientale
'discontinuità'vuol dire comunque nuovi contratti peggiorativi per i lavoratori assunti da Mittale gli esuberi sono confermati 'la rete di protezione dell’Amministrazione Straordinaria affinché nessun lavoratore venga licenziato' significa espellere dal ciclo produttivo migliaia di lavoratori, cacciarli nella precarietà a vita 'confermato
l’occupazione di almeno 10.000 lavoratori, rendendosi però disponibile
ad un’analisi e confronto di dettaglio sulle singole aree dei vari siti
per valutarne la congruità rispetto al piano' significa
che l'analisi delle singole aree consiste nel ridurre qualche esubero e
consegnarlo alla discrezionalità ricattatori di padroni e sindacati
confederali.
Il tavolo della trattativa al MISESi è appena concluso il tavolo al Ministro dello Sviluppo Economico sulla vertenza ILVA. In apertura il Ceo della Divisione europea di Arcelor Mittal Geert Van Poelvoorde ha confermato la disponibilità di AmInvestCo a riaprire la trattativa, dopo lo stop del 9 ottobre scorso, con l’impegno a al mantenimento della struttura salariale e di livelli fissi della retribuzione (compresi scatti di anzianità), degli attuali diritti contrattuali e di legge e a ragionare su parte variabile con un accordo integrativo da contrattare alla luce del piano industriale. Garanzie che verrebbero confermate anche tenendo conto di una ‘formale’ discontinuità con il passato perché prevista dalla procedura europea. “Il Ministro Calenda ha rimarcato che la discontinuità prevista dalla procedura europea non impedirà ai lavoratori di mantenere i diritti pre-esistenti e che soprattutto consentirà che permangala rete di protezione dell’Amministrazione Straordinaria affinché nessun lavoratore venga licenziato. Sulla parte occupazionale ha invece confermato l’occupazione di almeno 10.000 lavoratori, rendendosi però disponibile ad un’analisi e confronto di dettaglio sulle singole aree dei vari siti per valutarne la congruità rispetto al piano. Il Ministro ha confermato che la procedura ex art.47 viene ‘congelata’ e si avvia la trattativa ‘senza pregiudiziali’. Ha inoltre ricordato che Cassa Depositi e Presiti non ha intenzione di entrare nella cordata, qualora maturasse un orientamento diverso, se ne parlerà nella trattativa. Il Ministro ha ricordato che questa vertenza ha mille difficoltà ma anche molti spazi: 2,4 mld € di investimenti ambientali e produttivi, 1,1 mld € bonifiche e 1,8 ml € per creditori, per un totale di 5,3 mld €.
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