ArcelorMittal sta tagliando le forniture di diverse imprese locali? Se lo chiede il sen.Mario Turco (M5S): “Sono
molte le sollecitazioni che sto ricevendo in questi giorni e che vanno
in questa direzione. Se questo dovesse essere confermato è chiaro che
l’azienda stia contravvenendo all’annunciato spirito di sostegno e
crescita economica dell’indotto e dell’intero territorio. Tra l’altro
risulterebbe anche che alcuni servizi complementari alla gestione degli
approvvigionamenti di
materie prime, affidati ad imprese locali, siano stati assegnati ad una neo costituita società estera. Tale decisione, oltre a compromettere la sopravvivenza di molte imprese tarantine, non mancherà di produrre effetti negativi sui livelli occupazionali. Questa neocostituita società risulterebbe già titolare di alcune importanti commesse portuali con sottrazione di importanti ricadute sullo sviluppo economico-territoriale. Questo atteggiamento ostile verso le imprese locali è stato già vissuto. Auspico un immediato incontro chiarificatore al fine di comprendere gli scenari futuri di collaborazione tra la grande fabbrica e gli imprenditori locali. Ciò al fine di creare quel clima di fiducia e di collaborazione necessario per una crescita economica condivisa”.
“Devo inoltre registrare che a questo atteggiamento ostile si aggiunge la presa di posizione netta in merito all’avvio della Cassa Integrazione per 1.400 unità, su cui si nutrono dubbi sulla sua legittimità – conclude il parlamentare tarantino -. Il territorio è oramai maturo, per la negativa esperienza passata, e non potrà accettare forme di ricatto legate alla revisione dell’AIA, con l’introduzione della prevenzione del danno sanitario, o alla esclusione dell’immunità penale a partire dal prossimo 6 settembre, per le violazioni delle disposizioni a tutela della salute e della sicurezza del lavoro. Le attenzioni rimangono alte a difesa degli interessi comuni del territorio e allo stesso tempo si rinnova, così come ha confermato il Ministro dello sviluppo economico, pieno sostegno affinché Mittal mantenga gli impegni assunti.
materie prime, affidati ad imprese locali, siano stati assegnati ad una neo costituita società estera. Tale decisione, oltre a compromettere la sopravvivenza di molte imprese tarantine, non mancherà di produrre effetti negativi sui livelli occupazionali. Questa neocostituita società risulterebbe già titolare di alcune importanti commesse portuali con sottrazione di importanti ricadute sullo sviluppo economico-territoriale. Questo atteggiamento ostile verso le imprese locali è stato già vissuto. Auspico un immediato incontro chiarificatore al fine di comprendere gli scenari futuri di collaborazione tra la grande fabbrica e gli imprenditori locali. Ciò al fine di creare quel clima di fiducia e di collaborazione necessario per una crescita economica condivisa”.
“Devo inoltre registrare che a questo atteggiamento ostile si aggiunge la presa di posizione netta in merito all’avvio della Cassa Integrazione per 1.400 unità, su cui si nutrono dubbi sulla sua legittimità – conclude il parlamentare tarantino -. Il territorio è oramai maturo, per la negativa esperienza passata, e non potrà accettare forme di ricatto legate alla revisione dell’AIA, con l’introduzione della prevenzione del danno sanitario, o alla esclusione dell’immunità penale a partire dal prossimo 6 settembre, per le violazioni delle disposizioni a tutela della salute e della sicurezza del lavoro. Le attenzioni rimangono alte a difesa degli interessi comuni del territorio e allo stesso tempo si rinnova, così come ha confermato il Ministro dello sviluppo economico, pieno sostegno affinché Mittal mantenga gli impegni assunti.
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