sabato 29 giugno 2019

La diversificazione economica per Taranto progettata dai Ministri 5Stelle sembra una fiera di idee in libera uscita - Al massimo esse porterebbero lustro e soldi ad esponenti della piccola e media borghesia e nessun effettivo lavoro e salario per licenziati e disoccupati - Pittsburgh insegna......

La premessa suggerita da Di Maio il 24 giugno a Taranto, e ripresa subito dal presidente della Camera di Commercio locale è tutta un programma, che, al di là delle parole e cifre sparate, ha il concreto sapore di una grande presa in giro: "...la mozzarella di bufala da una terra martoriata come la Terra dei Fuochi è riuscita a riscattare la propria immagine  locale... così Taranto può valorizzare la sua miticultura... in primis della cozza tarantina...".
Nascondendo che la "Terra dei Fuochi" con i suoi micidiali effetti inquinanti è sempre lì e la "mozzarella di bufala" è stata un grande affare soprattutto per la criminalità campana (consigliamo a Di Maio e soci di andarsi a vedere il film "Mozzarella Stories").

Ma Di Maio e ministri, che sono "galantuomini", hanno citato soldi, soldi... "700milioni impegnati su un miliardo a disposizione del contratto istituzionale (500 milioni in progettazione esecutiva a settembre)".

Poi gara alla fantasia...
"Turismo culturale ed esperienziale"
"creare in città un set acquatico per il cinema ad opera di Netflix",
"investimenti di imprenditori arabi nella Zes Jonica, dove sarebbe previsto un credito d'imposta fino a 50 milioni per le aziende",
Dal Min. Bonisoli dei Beni culturali: "arte contemporanea al quartiere Tamburi",
"Interventi a città vecchia per complessivi 90 milioni, tra cui alle Mura Aragonesi, Palazzo degli Uffici, dove una parte sarebbe destinata ad un ampliamento del Museo MarTa; poi Castello Aragonese, Ponte Girevole;
"Istituzione di un museo sulla civiltà del mare all'Arsenale"

Si tratterebbe per ora di 4 progetti. Intanto sono stati istituiti "tre gruppi di lavoro .- Taranto Nuova, Taranto Attrattiva, Taranto sana Sicura e Sociale".
Chi sono? Chi e quanti ne fanno parte? Di quanti soldi beneficeranno?

Poi, ancora. "innovazioni sul cleantech, le energie rinnovabili... impegno sul Tecnopolo per la ricerca sulle tecnologie pulite" - Non fa niente se, però, qui manca ancora addirittura lo Statuto.

Anche Renzi e Gentiloni avevano parlato di progetti di diversificazione...

Fumo da buttare negli occhi, per tenere buona la piccola borghesia, gli ambientalisti. Una parte di questi interventi tra l'altro, come quelli per esempio per Ponte girevole, Palazzo degli Uffici, ecc., non sono affatto interventi nuovi, ma già programmati se pur fermi; altri, la cosiddetta "arte contemporanea ai Tamburi" - che ha tutto il senso di "fare dello spirito al funerale" - li abbiamo già visti all'opera e che significano per il quartiere, vedi il teatro TA.TA. - una sorta di "corpo estraneo" al quartiere, con costi niente affatto popolari, che ha beneficiato, finanziato solo pochi piccolo borghesi.
   
Chiaramente in tutto questo "mercato di progetti", nessuno c'è per l'emergenza sanitaria a Taranto, per strutture specializzate per i tumori infantili, ecc., come chiedono da tempo donne, abitanti dei Tamburi, medici, alcune associazioni.

Una presa per il culo, che se venisse realmente attuata sarebbe da contestare. 
Si tratterebbe di progetti che non portebbero affatto occupazione alternativa alla fabbrica, agli operai cacciati, nè tantomeno ai tanti disoccupati già esistenti. Essi porterebbero solo lustro e soldi per la piccola borghesia, "figli di papà", per la media borghesia, per alcuni imprenditori locali. E' la borghesia che caccia i lavoratori, i proletari e si fa una città a sua immagine.

E' sempre il "sogno di Pittsburgh". Ma cosa successe in questa citta della Pennsylvania?
(dal Libro "Ilva la tempesta perfetta") - "...Pittsburgh in Pennsylvania, che da capitale mondiale dell'acciaio, tanto da essere chiamata “the Steel city”, da vent'anni si è trasformata in una città della cosiddetta “green economy”, che in concreto ha voluto dire via fabbriche e nascita di attività di alta tecnologia, terziario avanzato, ricerca, innovazione, ecc. Ora questa è la città dei 35 college e università, con 300 aziende-spin off nate dal settore accademico, delle grandi catene commerciali, dell’informatica. E Pittsburgh ora la trovi nelle cartine turistiche, come meta consigliata.
C'è un solo piccolo problema: gli operai non ci sono quasi più.
Sì, c'è stata una riconversione economica, ma la principale riconversione è stata la mega scomparsa degli operai, la cacciata di fatto di centomila abitanti e la loro sostituzione con settori provenienti dalla piccola e soprattutto media borghesia. Pittsburgh è diventato così “il miglior posto d’America per le famiglie di giovani professionisti” (Newsweek), solo quest’anno, quattromila under 30 laureati sono andati a ripopolare gli 89 quartieri sparsi sulle colline e lungo i fiumi di Pittsburgh.
Gli operai e le loro famiglie spariti, affinchè la media borghesia possa vivere bene.. Come hanno continuato a sopravvivere quelle migliaia di operai non interessa..."

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