La cassa integrazione scatterà il 1° luglio - il riparto numerico dei 1395 è: 1011 operai, 106 intermedi, 278 tra impiegati e quadri. E ArcelorMittal parla già di una possibile proroga
L'azienda ha consegnato
un documento ai rappresentanti sindacali nei quali si legge che "allo
stato è ipotizzabile una ripresa del mercato e della domanda a valle di
detto periodo, fatta salva la verifica della necessità di eventuale
proroga ai sensi della vigente normativa".
La cassa integrazione scatterà dall’1 luglio e durerà fino ad ottobre, almeno sulla carta. Perché ArcelorMittal già mette le mani avanti e lascia intendere che se il mercato dell’acciaio non dovesse conoscere una ripresa, per 1.400 operai dello stabilimento ex Ilva di Taranto potrebbe essere prorogata la cig. Dopo l’annuncio di mercoledì, il gigante della siderurgia ha incontrato le rappresentanze sindacali dell’impianto pugliese per illustrare i dettagli e le motivazioni della decisione presa.
Che dopo mezza giornata di silenzio ha provocato la reazione del ministro dello Sviluppo Economico, davanti al quale era stato firmato l’accordo tra azienda e sindacati per il reintegro di 10.700 dipendenti ex Ilva (8.200 a Taranto): “Sono stufo di aziende che firmano gli accordi e poi non vi tengono fede – ha detto Luigi Di Maio riferendosi anche al caso Whirlpool – La prossima settimana ci vedremo, è già fissato un tavolo, devono tenere fede agli accordi”.
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