Un altro operaio di soli 19 anni dell'appalto Ilva/ArcelorMittal della Ditta Castiglia è morto, un altro ragazzo dei Tamburi ci ha lasciato.
Le cause, la dinamica della sua ingiusta fine sono diverse da altre morti operaie, ma la realtà è più forte di ogni distinguo: ancora una volta è morto un operaio mentre correva al lavoro, un giovane abitante nel quartiere più inquinato per i profitti dei padroni, il figlio di un operaio dell'Ilva/ArcelorMIttal e di una donna proprio in lotta contro chi distrugge la salute e la vita a Taranto.
Chi sono i responsabili anche di questa morte? La risposta non è difficile, è questo barbaro, assassino sistema del capitale!
Non è un caso che i primi messaggi di dolore sono stati dei suoi compagni di lavoro!
Un forte abbraccio alla sua compagna e al suo piccolo bambino.
Un forte abbraccio alla mamma Teresa, in prima fila nella lotta, anche in questi giorni, sulla chiusura delle scuole ai Tamburi.
Un forte abbraccio al padre, Gianluca Cascione, anch'egli operaio dell'Ilva, dell'Usb e attivo nel Comitato "liberi e pensanti", che lotta perchè in questa fabbrica, in questo quartiere non ci fossero più morti.
In nome anche di Piero, per i tanti Piero, la lotta deve continuare!
Le lavoratrici e lavoratori dello Slai cobas sc - Taranto
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