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Lo Slai cobas per il sindacato di classe esprime la massima solidarietà contro l'aggressione-provocazione che mostra dove vogliono arrivare sindacalisti e galoppini al servizio del padrone
indiano, pur di tutelare privilegi e discriminazioni.
E' un attacco e una intimidazione rivolta a tutti i lavoratori cassintegrati cacciati dalla fabbrica, proprio per tutelare capi, sindacalisti e galoppini in odor di malavita che 'lavorano' al posto degli operai cacciati; questo quindi richiede la risposta innanzitutto dei cassintegrati che si sono mobilitati in questi mesi con il ricorso alla magistratura, il presidio della Direzione e altre iniziative di lotta.
E' giusto denunciare con nome e cognome gli autori e mandanti di questa aggressione.
E' giusto pretendere una posizione pubblica e chiara delle direzioni sindacali interessate.
Ma se il clima è questo sappiamo da sempre che la migliore difesa è l'attacco e che alla violenza padronale, mafiosa e fascista si risponde continuando la lotta e con la forza -
perchè in nessuna maniera questa situazione va tollerata.
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