Gli incontri dei giorni scorsi non hanno portato a niente di buono. L'unico cambiamento è che invece di 95 esuberi per Taranto si è passati a 70. Ma neanche un lavoratore deve essere licenziato!
Mentre le lavoratrici e i lavoratori possono essere messi in mezzo ad una strada senza alcun problema, Conad ha detto tassativamente che i capi e dirigenti "non si toccano"! Ma devono "sposare i nuovi criteri aziendali...". Tradotto = guai anche per chi resta al lavoro, con inevitabilmente più carichi di lavoro
Per i 70 invece le prospettive sono tutte "nere":
o si dimettono con un misero incentivo di 15 mensilità;
o devono restare in attesa, non di essere assunti, ma di avere "una corsia preferenziale" da parte della ditta che occuperà gli spazi lasciati da Conad (corrispondenti a 2.200 metri quadrati); fermo restando che a tutt'oggi questa eventuale ditta non ha alcun obbligo di assumere gli ex Auchan.
Vi sarà un altro incontro venerdì della prossima settimana.
Ma sindacati confederali, al di là delle parole tratteranno sui numeri degli esuberi e su aumentare le future garanzie.
Senza lotta delle lavoratrici, la fine non può che essere negativa.
Occorre scendere in lotta, se non ora, quando?!
Il 9 marzo c'è lo sciopero delle donne, Che le lavoratrici lo facciano!
Il giorno 8 marzo al mattino, le lavoratrici dello Slai cobas per il sindacato di classe (che ha proclamato con gli altri sindacati di base lo sciopero del 9 a livello nazionale) dalle 10 saranno davanti all'ingresso di Auchan/Conad-Porte dello Jonio, chiamiamo tutte le lavoratrici a venire, per decidere insieme.
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