giovedì 13 febbraio 2020

L'Ugl e i suoi lecchini sputano veleno sullo Slai cobas - Vuol dire che si sentono "bruciare"!

Interveniamo sullo squallido comunicato dell'Ugl sulla Pasquinelli solo perchè è apparso sulla stampa – Anche se non capiamo perchè il Quotidiano si presti a queste basse polemiche.

LE COSE IMPORTANTI sono che con il presidio all'impianto pasquinelli, del 3 febbraio e in precedenza con gli incontri con Castronovi, abbiamo riaperto sulla stampa la nostra vertenza. Essa è nel giusto, le nostre rivendicazioni sono utili per l'occupazione e per il servizio alla cittadinanza; e solo noi le poniamo in questi termini. Noi stiamo chiedendo il riavvio, contemporaneo alla raccolta, dell’impianto di selezione con il rientro nell’Amiu dei 21 lavoratori che hanno operato per 6 anni prima nella raccolta e quindi nella selezione rifiuti. Questo permetterebbe anche un risparmio dei costi per la cittadinanza.

Ma invece di pensare a questo, dopo il nostro presidio, l'Ugl e la sua “segretaria” Cira Basile sputano veleno sui lavoratori Slai cobas.
In una bassa logica di “concorrenza”, si sono sentiti bruciare dal fatto che Il Quotidiano, il Corriere di Taranto, televisioni, Telenorba, hanno dato ampio spazio alla nostra iniziativa.
Ma l'altra ragione di questo livore è perchè lo Slai cobas ha denunciato il comportamento di Cira Basile che durante il lavoro fa quello che vuole; mentre gli altri lavorano lei va in giro, perde tempo a mandare messaggi in facebook, spacciandosi per chi ha buone relazioni con il Comune. 
Chiaramente, se questi privilegi sono coperti da ditta e Comune, noi andremo avanti!

L'Ugl nel comunicato dice poi emerite falsità. Non è affatto vero che lo Slai cobas ha dichiarato l’iniziativa del 3 con la procedura per i servizi pubblici essenziali. E’ la prefettura e la Commissione di garanzia sciopero che hanno preso “lucciole per lanterne”, tant’è che nella stessa mattinata del 3 siamo andati a protestare per questo alla prefettura.
La Ugl attacca lo Slai cobas perché ha sempre contrastato la “soluzione” dei posti di lavoro, precari, tampone, offensivi della dignità, esperienza, professionalità dei lavoratori. L'Ugl invece all’insegna della logica “basta che ci date un lavoro qualsiasi, accettiamo tutto” ha applaudito queste “soluzioni”; soluzioni per cui non ci volevano certo gazebo e imbandieramento della piazza (queste sarebbero le "lotte vere" per l'Ugl), solo per dire poi: grazie a noi c'è continuità del lavoro”, quando in realtà quei lavori tampone vi sarebbero stati comunque.
I lavoratori ex Pasquinelli che vanno dietro l'Ugl, dovrebbero sapere bene, anche se lo hanno dimenticato, che se tuttora sono in ballo e rappresentano un “pericolo” potenziale è frutto solo delle lotte portate avanti dallo Slai cobas in tutti questi anni, prima come Disoccupati Organizzati, poi come lavoratori della Castiglia, poi nell'impianto di selezione dell'Amiu, dove abbiamo lottato anche per la sicurezza (mentre la Basile dell'Ugl diceva di continuare a lavorare pur in presenza di amianto).
Ma questi lavoratori hanno abbandonato la loro dignità, vanno a baciare la mano dei vari assessori e ditte, tradendo la loro storia e sé stessi, per avere in cambio, ma solo per La Basile e Di Giorgio, la patacca di segretari dell'Ugl e qualche misero privilegio.
I 5 lavoratori dello slai cobas, diremmo “pochi ma buoni”, sono invece orgogliosi di non aver svenduto la loro dignità di lavoratori e la loro importante storia.

Ma gli applausi e genuflessioni con l'amministrazione comunale da parte dell'Ugl continuano anche ora facendosi semplici portavoce delle promesse fatte dal Comune.
Noi invece non ci possiamo fidare. Abbiamo anche noi fatto tanti incontri col Comune, ma al di là di parole, promesse, finora nulla di concreto si intravede, smentendo anche dichiarazioni sulla stampa del vicesindaco che diceva che tra breve si avviava il servizio di selezione, quando in realtà abbiamo constatato il 3 febbraio che si tratta di mesi.

Diciamo, infine, solo due altre cose sullo squallido chiacchiericcio da facebook di cui la Basile è esperta.
Primo, è falso che i lavoratori abbiano avuto denunce penali per colpa della lotta dello Slai cobas; nessun lavoratore è stato denunciato per la lotta alla Pasquinelli.
Secondo, questa persona definisce “puttanate” il 1°Maggio e la festa delle donne dell'8 marzo, sputando sulla storia del movimento proletario e sulla grande battaglia delle donne. Chi dice questo non si può neanche chiamare lavoratrice, è una schifezza di persona che dice le stesse cose che dicono i padroni, i fascisti, gli uomini che violentano e uccidono le donne.

Comunque più Ugl e i suoi lecchini vomitano livore, più vuol dire che stiamo agendo bene.

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