In calce la lettera della Cgil
Anche quest'anno la CGIL non aderisce allo sciopero NUDM, tra l'altro come ho letto sul Manifesto, con una nota ufficiale a firma di Landini.
Anche quest'anno la CGIL non aderisce allo sciopero NUDM, tra l'altro come ho letto sul Manifesto, con una nota ufficiale a firma di Landini.
Io lavoro al Centro Sperimentale di
Cinematografica (Fondazione privata ma con finanziamenti pubblici,
contratto Federculture) e sono iscritta alla CGIL. Per tre anni ho
chiesto e nessuno mi ha mai risposto dal sindacato, se non che, se
volevamo, potevamo organizzare azioni come cgil, ma comunque senza
l'adesione allo sciopero.
Sono molto arrabbiata, credo sia una
scelta insensata che calpesta i corpi e le menti non solo delle donne
iscritte ma di tutte noi. Che non prende nella giusta considerazione
un movimento che coinvolge migliaia di donne in tutta Italia.
La mia prima reazione è stata: "basta,
esco dalla CGIL" !
Ora sto pensando e vi chiedo: Quante in
NUDM sono iscritte alla CGIL?
Se ce ne andassimo tutte insieme dal
sindacato per esprimere il nostro dissenso forse servirebbe?
Trovarsi a marzo con un centinaio di
tessere in meno forse sarebbe un segnale forte per chi finora non ci
ha considerato?
Non so, forse non serve a nulla, ma
sono molto stanca di questo atteggiamento... e mi farebbe piacere
sapere cosa ne pensate.
Maria
Maria
Siamo d'accordo che ci vuole un segnale pubblico di rottura - sarebbe bene che le lavoratrici iscritte lo facessero tutte insieme proprio l'8/9 marzo. Fermo restando che il segnale migliore è lo sciopero delle donne il 9 marzo delle lavoratrici iscritte alla Cgil e ai sindacati confederali, e l'azione delle delegate anche prima (organizzare assemblee, iniziative senza il benestare del vertice cgil).
Detto questo, come abbiamo già scritto, per la fattibilità, legittimità dello sciopero, TUTTE, anche le iscritte alla Cgil o altri sindacati confederali lo possono fare.
Lavoratrici Slai cobas per il sindacato di classe
Anch'io sono iscritta Flc-CGIL. Come te
sto pensando di rinunciare alla tessera. Stare in un luogo dove non
ti senti più a casa e dove una parte di iscritti fiom vota Lega...
Se fossimo in tante a disdire
l'iscrizione... che bella lezione!
Dany
Dany
Capisco e condivido
profondamente. La sola cosa che mi sentirei di lanciare come idea è
che tutte le iscritte CGIL vengano in piazza con la tessera CGIL bene
in vista. O di farsi una foto cn la tessera in mano e la scritta “
io sciopero”. Non è possibile fare sempre passare tutto, e
comprendo la stanchezza arrabbiata.
Roberta
Se io fossi
un'iscritta a CGIL sarei già andata sul palco in una delle loro
assemblee e gli avrei strappato la tessera in faccia invitando le
altre donne a farlo.
Ma non sono della CGIL proprio perché
sono per l'azione diretta. Comunque la tua idea è buona
Elena
Si potrebbe fare proprio in data 8.3? Che dite? Quante siamo?
Daniela
Io sono iscritta alla Cgil,e ho votato
il documento "Riprendiamoci tutto", prima firmataria Eliana
Como. Non credo sia utile uscire dalla Cgil,non farebbe impressione
al/ai gruppo/i dirigenti. Eliana ha promosso un appello di protesta
firmato da molte iscritte alla Cgil. Io l'ho firmato. Certo, ora c'è
la responsabile femminile in Cgil!
Imma
Io sono iscritta alla CGIL e sono ben
intenzionata a lasciarla, trovo che questa posizione sia
inaccettabile. Organizziamoci per farlo assieme, io farei una lettera
comune che firmiamo tutte in cui annunciamo il nostro abbandono del
sindacato entro il mese di marzo, solo perché credo sia complicato
che la data di disiscrizione combaci perfettamente per tutte. Credo
sarebbe un segnale difficile da ignorare.
Elisa
LA LETTERA DELLA CGIL - DA IL MANIFESTO
LA LETTERA DELLA CGIL - DA IL MANIFESTO
“Risponde
negativamente la Segreteria della Cgil alla lettera aperta di Non Una
Di Meno in cui si chiedeva ai sindacati un’adesione formale allo
sciopero femminista convocato, per il quarto anno consecutivo, in
occasione dell’8 marzo. Quest’anno la giornata di sciopero
avverrà il 9, lunedì...
Con una
lettera a tutte le strutture, firmata dal segretario Maurizio
Landini, si comunica la decisione della direzione: «La Cgil
riconferma la scelta sia di non aderire a tali iniziative, sia di non
proclamare un’iniziativa di sciopero a carattere generale» è
scritto nella nota. Nel testo non si fa accenno alle ragioni che
hanno portato a questa scelta, viene ribadita invece nella
conclusione l’autonomia delle strutture territoriali nel valutare
eventuali forme di partecipazione. Nessuna menzione nemmeno al
soggetto che ha convocato la mobilitazione, la rete Non Una Di Meno,
mentre viene citato lo sciopero annunciato dai sindacati di base. «È
una nota brutta» commenta Eliana Como, portavoce della minoranza
Cgil “Riconquistiamo tutto”. «Un testo in cui scompaiono del
tutto le donne, sia quelle del sindacato che quelle del movimento che
ha lanciato l’appello. Inoltre è la prima volta che si dice
esplicitamente che non si aderirà, l’anno scorso si era posto
l’accento sulla possibilità di partecipare per le singole
strutture. Questa decisione arriva dall’alto, mi dispiace che sia
mancata la discussione larga e approfondita che un tema come questo
meriterebbe» aggiunge la delegata. Diverse le voci dissidenti anche
interne al mondo sindacale. Barbara Pettine ex sindacalista Fiom
scrive dalla sua pagina Facebook «Il movimento femminista è largo,
articolato in decine di territori, impegnato a difendere i diritti e
la dignità delle donne, non riconoscerlo, non interloquire con le
sue battaglie non rende il sindacato più forte, ma solo più povero,
più burocratico, più maschile».
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