sabato 22 febbraio 2020

Sulla non adesione della Cgil allo Sciopero delle donne - tante lettere di lavoratrici... E a Taranto?!

In calce la lettera della Cgil

Anche quest'anno la CGIL non aderisce allo sciopero NUDM, tra l'altro come ho letto sul Manifesto, con una nota ufficiale a firma di Landini.
Io lavoro al Centro Sperimentale di Cinematografica (Fondazione privata ma con finanziamenti pubblici, contratto Federculture) e sono iscritta alla CGIL. Per tre anni ho chiesto e nessuno mi ha mai risposto dal sindacato, se non che, se volevamo, potevamo organizzare azioni come cgil, ma comunque senza l'adesione allo sciopero.
Sono molto arrabbiata, credo sia una scelta insensata che calpesta i corpi e le menti non solo delle donne iscritte ma di tutte noi. Che non prende nella giusta considerazione un movimento che coinvolge migliaia di donne in tutta Italia.
La mia prima reazione è stata: "basta, esco dalla CGIL" !
Ora sto pensando e vi chiedo: Quante in NUDM sono iscritte alla CGIL?
Se ce ne andassimo tutte insieme dal sindacato per esprimere il nostro dissenso forse servirebbe?
Trovarsi a marzo con un centinaio di tessere in meno forse sarebbe un segnale forte per chi finora non ci ha considerato?
Non so, forse non serve a nulla, ma sono molto stanca di questo atteggiamento... e mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.
Maria

Siamo d'accordo che ci vuole un segnale pubblico di rottura - sarebbe bene che le lavoratrici iscritte lo facessero tutte insieme proprio l'8/9 marzo. Fermo restando che il segnale migliore è lo sciopero delle donne il 9 marzo delle lavoratrici iscritte alla Cgil e ai sindacati confederali, e l'azione delle delegate anche prima (organizzare assemblee, iniziative senza il benestare del vertice cgil).
Detto questo, come abbiamo già scritto, per la fattibilità, legittimità dello sciopero, TUTTE, anche le iscritte alla Cgil o altri sindacati confederali lo possono fare.
Lavoratrici Slai cobas per il sindacato di classe

Anch'io sono iscritta Flc-CGIL. Come te sto pensando di rinunciare alla tessera. Stare in un luogo dove non ti senti più a casa e dove una parte di iscritti fiom vota Lega...
Se fossimo in tante a disdire l'iscrizione... che bella lezione!
Dany

Capisco e condivido profondamente. La sola cosa che mi sentirei di lanciare come idea è che tutte le iscritte CGIL vengano in piazza con la tessera CGIL bene in vista. O di farsi una foto cn la tessera in mano e la scritta “ io sciopero”. Non è possibile fare sempre passare tutto, e comprendo la stanchezza arrabbiata.
Roberta

Se io fossi un'iscritta a CGIL sarei già andata sul palco in una delle loro assemblee e gli avrei strappato la tessera in faccia invitando le altre donne a farlo.
Ma non sono della CGIL proprio perché sono per l'azione diretta. Comunque la tua idea è buona
Elena

Si potrebbe fare proprio in data 8.3? Che dite? Quante siamo?
Daniela

Io sono iscritta alla Cgil,e ho votato il documento "Riprendiamoci tutto", prima firmataria Eliana Como. Non credo sia utile uscire dalla Cgil,non farebbe impressione al/ai gruppo/i dirigenti. Eliana ha promosso un appello di protesta firmato da molte iscritte alla Cgil. Io l'ho firmato. Certo, ora c'è la responsabile femminile in Cgil!
Imma

Io sono iscritta alla CGIL e sono ben intenzionata a lasciarla, trovo che questa posizione sia inaccettabile. Organizziamoci per farlo assieme, io farei una lettera comune che firmiamo tutte in cui annunciamo il nostro abbandono del sindacato entro il mese di marzo, solo perché credo sia complicato che la data di disiscrizione combaci perfettamente per tutte. Credo sarebbe un segnale difficile da ignorare.
Elisa

LA LETTERA DELLA CGIL - DA IL MANIFESTO
“Risponde negativamente la Segreteria della Cgil alla lettera aperta di Non Una Di Meno in cui si chiedeva ai sindacati un’adesione formale allo sciopero femminista convocato, per il quarto anno consecutivo, in occasione dell’8 marzo. Quest’anno la giornata di sciopero avverrà il 9, lunedì... 
Con una lettera a tutte le strutture, firmata dal segretario Maurizio Landini, si comunica la decisione della direzione: «La Cgil riconferma la scelta sia di non aderire a tali iniziative, sia di non proclamare un’iniziativa di sciopero a carattere generale» è scritto nella nota. Nel testo non si fa accenno alle ragioni che hanno portato a questa scelta, viene ribadita invece nella conclusione l’autonomia delle strutture territoriali nel valutare eventuali forme di partecipazione. Nessuna menzione nemmeno al soggetto che ha convocato la mobilitazione, la rete Non Una Di Meno, mentre viene citato lo sciopero annunciato dai sindacati di base. «È una nota brutta» commenta Eliana Como, portavoce della minoranza Cgil “Riconquistiamo tutto”. «Un testo in cui scompaiono del tutto le donne, sia quelle del sindacato che quelle del movimento che ha lanciato l’appello. Inoltre è la prima volta che si dice esplicitamente che non si aderirà, l’anno scorso si era posto l’accento sulla possibilità di partecipare per le singole strutture. Questa decisione arriva dall’alto, mi dispiace che sia mancata la discussione larga e approfondita che un tema come questo meriterebbe» aggiunge la delegata. Diverse le voci dissidenti anche interne al mondo sindacale. Barbara Pettine ex sindacalista Fiom scrive dalla sua pagina Facebook «Il movimento femminista è largo, articolato in decine di territori, impegnato a difendere i diritti e la dignità delle donne, non riconoscerlo, non interloquire con le sue battaglie non rende il sindacato più forte, ma solo più povero, più burocratico, più maschile».

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